VETRINE TEMATICHE
5. Estinzioni antropiche e climatiche
La Pianura padana è oggi estremamente antropizzata. Ridotte aree naturali persistono nel nostro territorio quali ambienti residuali di un ecosistema venuto meno a causa dell’azione dell’uomo. La biodiversità ha risentito fortemente di questa riduzione e frammentazione degli habitat. Molte specie, sia vegetali sia animali, hanno visto compromessa la loro esistenza fino all’estinzione locale o totale.
6. Tutela e sostenibilità ambientale
I musei naturalistici informano i cittadini sullo stato di conservazione delle specie insediate nel territorio. Questo compito comporta il monitoraggio delle popolazioni, l’adozione di pratiche di tutela, la sollecitazione a sviluppare conoscenza e a trasferire informazioni.
Disattivare luoghi comuni, credenze e convincimenti sui serpenti è per esempio un obiettivo prioritario poiché il diffuso accanimento popolare contro gli ofidi va avversato con grandi sforzi mostrando il valido ruolo ecologico di questi predatori.
7. Musei e biodiversità
Le raccolte museali anche vetuste sono un reale archivio di dati faunistici. Gli esemplari tassidermizzati, se dotati di metadati (es. luogo e data di raccolta), costituiscono nell’insieme una finestra sulla biodiversità pregressa. Con la ricerca scientifica si palesano le dinamiche dovute all’impatto dell’azione umana e le evoluzioni derivanti da cambiamenti naturali sulla biodiversità di un luogo.
8. CITES e commercio illegale
La protezione delle specie è una azione indispensabile per il mantenimento della biodiversità. Interessi economici, credenze popolari, collezionismo, caccia e pesca indiscriminate hanno messo a repentaglio numerose specie viventi in tutto il mondo, portandole all’estinzione o sull’orlo di essa.
La Convenzione Internazionale di Washington (CITES), sul commercio delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione, è stata siglata nel 1975 per garantire che, ove sia consentito, lo sfruttamento commerciale di una specie sia sostenibile e compatibile con il ruolo ecologico che essa riveste nel suo habitat.
9. Il collezionismo privato
L’arte del collezionare è insita nell’uomo. Possedere e riordinare reperti può essere un soddisfacente passatempo ma anche un importante contributo alla preservazione della memoria biologica. Le collezioni private hanno generato, nel tempo, oltre alla soddisfazione e all’appagamento del collezionista, anche un importante contribuito nell’arricchimento dei musei naturalistici, assumendo un ruolo scientifico e un valore didattico grazie a donazioni o acquisizioni.
10. Spedizioni geografiche
In diverse epoche storiche si sono succeduti uomini divenuti pionieri ed esploratori. Stimoli di conoscenza, bisogni di reperire nuove risorse hanno indotto alcuni esseri umani ad intraprendere grandi imprese diventando fautori di straordinari cambiamenti socioculturali.
Queste scoperte hanno cambiato la geografia, la botanica, la zoologia ma anche le abitudini alimentari, le mode, i musei e il collezionismo, spostando da un continente all’altro animali, piante e conoscenza.
11. Evoluzione
L’evoluzione è il meccanismo che produce la diversità della vita.
Compreso dopo molto anni di ricerca e descritto nel 1859 da Charles Darwin con la pubblicazione della Teoria dell’evoluzione per selezione naturale, questo processo biologico di cambiamento ha plasmato le specie nel tempo generando fenomeni facilmente osservabili come la convergenza evolutiva, la selezione artificiale, la biogeografia e le discendenze filogenetiche.



