BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 PRODID:-//Sistema Museale di Ateneo - ECPv6.3.3.1//NONSGML v1.0//EN CALSCALE:GREGORIAN METHOD:PUBLISH X-WR-CALNAME:Sistema Museale di Ateneo X-ORIGINAL-URL:http://www.sma.unipr.it/it/ X-WR-CALDESC:Eventi per Sistema Museale di Ateneo REFRESH-INTERVAL;VALUE=DURATION:PT1H X-Robots-Tag:noindex X-PUBLISHED-TTL:PT1H BEGIN:VTIMEZONE TZID:Europe/Rome BEGIN:DAYLIGHT TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 TZNAME:CEST DTSTART:20220327T010000 END:DAYLIGHT BEGIN:STANDARD TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 TZNAME:CET DTSTART:20221030T010000 END:STANDARD BEGIN:DAYLIGHT TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 TZNAME:CEST DTSTART:20230326T010000 END:DAYLIGHT BEGIN:STANDARD TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 TZNAME:CET DTSTART:20231029T010000 END:STANDARD BEGIN:DAYLIGHT TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 TZNAME:CEST DTSTART:20240331T010000 END:DAYLIGHT BEGIN:STANDARD TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 TZNAME:CET DTSTART:20241027T010000 END:STANDARD END:VTIMEZONE BEGIN:VEVENT DTSTART;TZID=Europe/Rome:20220218T140000 DTEND;TZID=Europe/Rome:20220328T190000 DTSTAMP:20240329T082503 CREATED:20220211T085318Z LAST-MODIFIED:20220218T152432Z UID:20456-1645192800-1648494000@www.sma.unipr.it SUMMARY:Daniele Marzorati: Cercando di far conoscenza con Omo e Giuba DESCRIPTION:Edicola Radetzky e BUILDING presentano il progetto Cercando di far conoscenza con Omo e Giuba\, mostra personale dell’artista Daniele Marzorati (Novedrate\, Como\, 1988) a Milano\, a cura di Irene Sofia Comi. Patrocinata dall’Università di Parma – Museo di Storia Naturale\, l’esposizione si articola in due episodi: dal 9 al 28 febbraio a Edicola Radetzky\, spazio no profit di viale Gorizia (Darsena)\, e dal 19 febbraio al 19 marzo a BUILDING\, galleria d’arte in via Monte di Pietà 23. \nIn stretta connessione con il passato coloniale italiano\, Cercando di far conoscenza con Omo e Giuba ruota intorno alla figura dell’esploratore e ufficiale Vittorio Bottego (1860-1897). Indagando alcune tracce tangibili del rimosso coloniale presente nella città di Parma\, il progetto propone una riflessione sulla rappresentazione della memoria collettiva nello spazio pubblico e sull’esperienza del patrimonio coloniale zoologico nello spazio museale. \nL’eredità storica di Vittorio Bottego\, divenuto celebre per i suoi viaggi nel Corno d’Africa\, permane nella sua città natale\, Parma\, in particolare nel monumento a lui dedicato e nella “Sala Bottego” del Museo di Storia Naturale a lui intitolata che ospita\, tra gli altri oggetti\, la collezione di storia naturale dell’esploratore. Nell’osservare tali elementi\, che raccontano il passato storico italiano\, ma che di fronte a uno sguardo normato possono invece apparire “neutrali”\, Marzorati indaga le narrazioni costruite e conservate dall’immaginario della società contemporanea\, portando alla luce strutture identitarie\, coloniali e politiche in esse presenti. \nIn un ideale “scambio di veste” tra spazio pubblico e privato\, Cercando di far conoscenza con Omo e Giuba è ospitata contemporaneamente nelle due sedi milanesi di Edicola Radetzky e BUILDING che\, mediante due prospettive differenti\, mostrano l’analisi di due spazi storici\, tracce simboliche di una comune narrazione identitaria. \nNello spazio pubblico di Edicola Radetzky sono visibili\, in due diverse dimensioni\, alcune immagini fotografiche tratte dalla ricerca che Marzorati ha condotto all’interno del Museo di Storia Naturale di Parma. Queste immagini sono realizzate con l’obiettivo di oltrepassare le griglie fisiche e culturali del museo per arrivare a comprendere più da vicino la natura degli oggetti esposti e dialogare con la loro memoria e la loro storia\, attraverso e oltre la loro superficie. \nNello spazio privato della biblioteca di BUILDING\, Marzorati presenta due sezioni di due disegni e alcune stampe fotografiche che indagano il monumento a Bottego. Nel prendere le distanze da una mera logica di appropriazione\, lo sguardo dell’artista si sofferma sulle figure di Omo e Giuba\, personificazioni di due fiumi dell’Etiopia e mete delle spedizioni del condottiero\, provando a ricontestualizzare i due personaggi\, estraendoli dalla loro raffigurazione nella gerarchia del monumento e attribuendo loro un ruolo inedito e indipendente. \nUn dialogo\, quello tra Edicola Radetzky\, BUILDING\, l’Università e il Museo parmensi\, nato dalla volontà della curatrice Irene Sofia Comi di creare una collaborazione sul territorio tra enti diversi per tipologia e missione\, che mira al fiorire di una rete sistemica e istituzionale espansa\, capace di mettere in connessione non solo luoghi della città caratterizzati da una natura differente\, ciascuno con le proprie specificità e finalità\, ma anche creando un dialogo interregionale tra attori e storie di due diverse città\, Parma e Milano. \nNel portare avanti questo progetto\, Marzorati ha lavorato con diversi formati e soluzioni visive. In alcuni casi l’artista ha realizzato ingrandimenti da negativo delle dimensioni reali della fauna fotografata\, come avviene ad esempio nelle stampe su tela presentate a Edicola Radetzky\, le quali\, mimando il formato tipico della cartellonistica pubblicitaria\, guidano lo sguardo dell’osservatore verso la percezione di tali “oggetti” in quanto animali\, cogliendone l’essenza corporea. In altri casi invece\, invece\, l’artista ha ridotto le proporzioni dei corpi\, come accade ad esempio nei disegni a biro blu esposti presso BUILDING\, composti da diversi fogli di carta che segmentano le due sculture di Omo e Giuba\, isolandone i dettagli e donando loro un aspetto più umano e verosimile\, in un confronto in scala 1:1 con il fruitore. In ultimo\, in entrambe le sedi\, viene mostrata una selezione di fotografie\, stampe da negativi di grande formato (20 x 25 cm). \nAl termine dell’esposizione a Edicola Radetzky\, il 28 febbraio\, una parte dei negativi qui presentati sarà riallestita nella biblioteca di BUILDING. Ricollocati tra gli scaffali\, in dialogo visivo con gli scatti dedicati al complesso monumentale di Bottego\, i negativi daranno vita a un’interpretazione altra\, in un’incessante e attiva ricerca d’archivio\, dalla statuaria monumentale alla collezione museale\, dallo spazio pubblico allo spazio privato. \nLa mostra Cercando di far conoscenza con Omo e Giuba è la presentazione della prima parte di una ricerca più ampia che l’artista porta avanti dal 2019 e che coinvolge\, oltre a Parma e Milano\, le città di Firenze\, Faenza e Udine nell’intento di ridefinire i confini semantici e le capacità cognitive che l’essere umano esercita attraverso l’atto dell’osservare\, inserendosi all’interno del dibattito contemporaneo sullo sguardo post-coloniale nei confronti della realtà circostante. \n                                      \nBiografia dell’artista \nDaniele Marzorati (Novedrate\, Como\, 1988) lavora attraverso il disegno\, la pittura e la fotografia. Con una Deardorff 20 x 25 cm inizia la sua ricerca sulla divisione del formato fotografico e il montaggio di più scene all’interno di un unico negativo.\nEspone alla galleria Neon Campobase di Bologna nel 2012 ed è tra i finalisti del Premio Terna 04. Collabora con A-Rivista pubblicando due lavori\, Campi e Sezioni. Nel 2015\, vince il premio Agarttha Arte ed espone presso due musei: la Maison Européenne de la Photographie – MEP di Parigi ed il PAV di Torino. Nel 2018 vince il premio Artifact ed espone a Fotopub Festival\, Novo Mesto\, Slovenia.\nVince l’edizione 2017 del Premio Shanghai\, promosso dal Ministero della Cultura e Ministero degli Affari Esteri\, partecipando alla residenza lavora tra Parigi e la metropoli cinese. Tra le due città ha sviluppato uno dei sui progetti più importanti\, Déplacement\, che espone a inizio 2019 presso BUILDING con cui lavora a Milano. Di recente ha lavorato a Mosca in residenza presso Winzavod Center for Contemporary Art in collaborazione con VIAFARINI. Continua la sua ricerca tra pittura e fotografia come linguaggi complementari capaci di rileggere il reale. \nInformazioni \nCercando di far conoscenza con Omo e Giuba \nDaniele Marzorati \na cura di Irene Sofia Comi \nEdicola Radetzky | Viale Gorizia (Darsena)\, Milano | Opening 9 febbraio\, ore 18:30. Fino al 28 febbraio 2022 \nBUILDING | Via Monte di Pietà 23\, Milano | Dal 19 febbraio al 19 marzo 2022 Con il Patrocinio dell’Università di Parma – Museo di Storia Naturale \nContatti\nEdicola Radetzky\nwww.edicolaradetzky.com\nedicolaradetzky@gmail.com \nBUILDING\nwww.building-gallery.com\ninfo@building-gallery.com \nUfficio stampa ddlArts\nAlessandra de Antonellis: e-mail: alessandra.deantonellis@ddlstudio.net – Tel +39 339 3637.388\nElisa Fusi: e-mail: elisa.fusi@ddlstudio.net – Tel +39 347 8086.566\nIlaria Bolognesi: e-mail: ilaria.bolognesi@ddlstudio.net – Tel +39 339 1287.840 URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/daniele-marzorati-cercando-di-far-conoscenza-con-omo-e-giuba/ LOCATION:PR CATEGORIES:mostre,Museo di Storia Naturale,News ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2022/02/Mostra-Marzoati-Milano-immagine-in-evidenza2_compressed.jpg END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;TZID=Europe/Rome:20220610T170000 DTEND;TZID=Europe/Rome:20220610T193000 DTSTAMP:20240329T082503 CREATED:20220523T132943Z LAST-MODIFIED:20220525T131249Z UID:22062-1654880400-1654889400@www.sma.unipr.it SUMMARY:Dal 5 giugno “Insostenibile”: nove film\, cinque temi\, un mese di cinema e ambiente. Iniziative anche all'Orto Botanico. DESCRIPTION:Dal 5 giugno all’8 luglio\, a Parma e provincia\, nove film\, cinque temi\, un mese di cinema e ambiente. È la proposta di Insostenibile\, rassegna che fissa lo sguardo su un pianeta minacciato da crisi climatiche\, ambientali\, energetiche\, mettendosi in ascolto alla ricerca di alternative possibili.\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nDi fronte alle immagini caotiche e complesse di un mondo rovente\, Insostenibile si interroga sul significato di fare cultura\, trovando nel cinema e nelle sue storie sconfinate un passaggio per il presente.\n\nInsostenibile è una rassegna cinematografica ideata e curata dall’associazione di promozione sociale 24FPS con il contributo di Fondazione Cariparma\, il patrocinio dell’Università di Parma\, la collaborazione con il Comune di Montechiarugolo e di Borgotaro\, l’Ordine degli Architetti PPC di Parma\, la partecipazione di sponsor come Opem\, Podere Stuard e la partnership di molteplici interlocutori (WWF\, CAI\, Legambiente\, ADA\, Centro Etica Ambientale tra i tanti) che hanno creduto nel progetto.\n\nL’edizione 2022 si svilupperà su cinque macro temi legati all’ambiente: Acqua\, Clima\, Città\, Lavoro\, Terra. A ognuno di questi sarà dedicato un giorno a settimana con una proiezione serale di documentari italiani e internazionali. Prima delle proiezioni\, nel pomeriggio\, ci saranno incontri informali di approfondimento con personalità e realtà locali sensibili ai temi della rassegna: aziende\, associazioni\, imprenditori\, docenti e ricercatori Unipr\, giornalisti e attivisti. Insostenibile porterà i suoi ospiti all’Orto Botanico dell’Università di Parma\, al chiosco del parco Ducale\, andrà in periferia a incontrare realtà innovative come la Picasso Food Forest\, verrà accolta tra le serre del Podere Stuard\, si muoverà in bicicletta insieme a Musei Urbani alla scoperta di una città poco conosciuta.\n\nIniziative all’Orto Botanico\nvia Farini\, 90 – Parma\n\n10 giugno – ore 17.00\nInaugurazione della mostra MORFOGENESI di Achille Ascani e Giovanni Nicoli\, una serie di scatti fotografici a elementi vegetali\, realizzati con un microscopio e presentazione del pamphlet “Un disincantato (scientifico) ritratto del Mondo” a cura di Rossano Bolpagni (Ricercatore\, Dipartimento di Scienze Chimiche\, della Vota e della Sostenibilità Ambientale\, Università di Parma)\n\nNegli spazi interni dell’Orto Botanico\, proiezione del corto documentario “The Botanist” di Maude Plante-Husaruk e Maxime Lacoste-Lebulis. Dopo il crollo dell’Unione Sovietica\, il Tagikistan è stato sconv9olto da una lunga e devastante guerra civile. Raïmberdi è un botanico che\, in seguito alla guerra\, ha perso tutto e si è trasferito con la sua famiglia sulle brulle montagne del Pamir costruendo un piccolo riapro autosufficiente. Nei momenti liberi cataloga rare specie di piante con la sua splendida calligrafia\n\n10 giugno – ore 18.00\nIncontro con Massimo Gibertoni (Presidente del Circolo Aironi del Po Polesine)\, Marco Bartoli (Professore\, Dipartimento di Scienze Chimiche\, della Vota e della Sostenibilità Ambientale\, Università di Parma)\, Roberto Montali (Club Alpino Italiano – Sezione di Parma)\, Giulia Paltrinieri (giornalista e autrice del web-doc “Le mani sul fiume”\, Caterina Erica Shanta (autrice del documentario “Terre Emerse”.\nGli ospiti dialogheranno sulla biodiversità del Fiume Po.\n\nAccesso gratuito\n\n \n\nLe proiezioni\n\nInsostenibile si diffonde sul territorio parmense coinvolgendo nelle sue proiezioni – oltre al Cinema d’Azeglio e Astra di Parma – una serie di luoghi sensibili e inusuali come un Castagneto secolare a Tiedoli nel comune di Borgotaro\, con un’intera giornata di escursioni\, laboratori e persino la possibilità di soggiornare in tenda. Il cortile esterno dell’azienda Opem nel quartiere industriale Spip per la prima volta si trasformerà in un cinema all’aperto\, così come faranno i prati del podere Stuard.\n\nI film\n\nInsostenibile s’inaugura domenica 5 giugno in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente al Cinema Astra di Parma con il pluripremiato documentario Once you know del regista francese Emmanuel Cappellin. Il programma della rassegna si compone di cortometraggi e lungometraggi nazionali alla presenza dei registi. Le Mani sul Fiume di Giulia Paltrinieri e Terre Emerse di Caterina Erica Shanta (il 10 giugno al Cinema d’Azeglio) toccheranno il tema del grande fiume Po. Il contatto di Andrea Dalpian (il 18 giugno nel castagneto secolare di Tiedoli) porterà in montagna con due giovani lupi. Documentari internazionali\, come Journey to Utopia (18 giugno al cinema Astra) di Erlend E. Mo e The Botanist (Orto Botanico 10 giugno)\, The Price of Progress di Victor Luengo (in anteprima italiana alla Opem il 30 giugno)\, attiveranno un confronto con quanto sta accadendo a livello globale. La Ville Engloutie (il 24 giugno al Cinema Astra) di Anna de Manincor ci aiuterà a interrogarci su quale sia il futuro delle città. La restanza di Alessandra Coppola (l’8 luglio al Podere Stuard) concluderà la rassegna portando nei campi di grano della Puglia.\n\nInsostenibile coinvolge adulti\, adolescenti e bambini\, grazie a progetti quali la Giuria Giovani (una selezione di studenti del Green Team del Liceo Romagnosi di Parma assegnerà una menzione di merito al miglior film)  e per i più piccoli laboratori didattici collegati ai temi della rassegna\, realizzati nei centri estivi di Parma (in collaborazione con Legambiente Parma) e  Monticelli Terme (in collaborazione con il comune di Montechiarugolo e Monticelli Terme\, la coop Cigno Verde e l’associazione Tangram – cantieri creativi di comunità)\, prevedendo anche due gite alla fattoria di Rivalta e al podere Stuard.\n\nIl programma completo della manifestazione è disponibile sul sito 24fps.it e sarà illustrato in un magazine cartaceo gratuito pensato come un strumento di approfondimento.\n\nPer info www.24fps.it / info@24fps.it / social @24fps.obiettivocinema / #insostenibile2022 URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/dal-5-giugno-insostenibile-nove-film-cinque-temi-un-mese-di-cinema-e-ambiente-iniziative-anche-allorto-botanico/ LOCATION:Orto Botanico\, via Farini 90\, Parma\, 43121\, Italia CATEGORIES:conferenze,mostre,News,Orto Botanico,proiezione ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2022/05/Insostenibile-immagine-in-evidenza-2-2.jpg END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;TZID=Europe/Rome:20220930T150000 DTEND;TZID=Europe/Rome:20220930T210000 DTSTAMP:20240329T082503 CREATED:20220912T124331Z LAST-MODIFIED:20220920T111852Z UID:23323-1664550000-1664571600@www.sma.unipr.it SUMMARY:La Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori: gli eventi nei Musei DESCRIPTION:Torna venerdì 30 settembre la Notte europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori.La Notte europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori\, la più importante manifestazione europea di comunicazione scientifica\, è promossa dall’Università di Parma con la co-organizzazione e il patrocinio di Comune di Parma e IMEM-CNR. \n\n\n\nIl programma degli eventi e le novità di questa edizione sono stati presentati in conferenza stampa dal Rettore Paolo Andrei\, dal Presidente di Frascati Scienza Matteo Martini\, dall’Assessora ai Servizi educativi e Transizione digitale del Comune di Parma Caterina Bonetti\, dal Direttore di IMEM-CNR Andrea Zappettini e dal Pro Rettore dell’Ateneo alla Terza Missione Fabrizio Storti. \n\n\n\nAnche i Musei dell’Ateneo partecipano alla Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori con diversi eventi:Caccia al tesoro sano. L’importanza di una corretta nutrizione e dell’attività motoria nel bambino e nell’adolescente.Dove: Orto Botanico (Via Farini\, 90)Modalità di accesso: attività su prenotazione.Orari: 16.30–19.00: ogni 30 minuti parte un nuovo turno (ciascuno di 15 persone) della durata di 1 oraEtà: da 6 a 14 anni.DIVerdiamoci con le piante.Andare alla scoperta della grandissima varietà di forme e di colori del mondo vegetale e apprezzare la biodiversità che ci circonda.Dove: Orto Botanico (Via Farini\, 90) Modalità di accesso: visite su prenotazioneOrari: 3 turni di 30 minuti con partenza nei seguenti 7.30\, 18.30\, 19.30.Età: per tuttiIl fantastico mondo delle piante acquatiche.Vedere da vicino alcuni degli incredibili adattamenti che permettono alle piante di vivere in acqua e alle loro radici di sopravvivere in un luogo ostile come il sedimento.Dove: Orto Botanico (Via Farini\, 90)Modalità di accesso: visite su prenotazione Orari: 3 Turni (20 persone) di 30 minuti con partenza nei seguenti orari: 17.00\, 18.00\, 19.00Età: dai 9 anniMuseo di Storia Naturale.Visite guidate alle collezioni del Museo di Storia Naturale dell’Università.Dove: Orto Botanico (Via Farini\, 90)Modalità di accesso: visite su prenotazioneOrari: 4 Turni (ciascuno di 20 persone) di un’ora. Mattino: 10.00-11.00; 11.00-12.00 – Pomeriggio: 15.00-16.00; 16.00-17.00Età: per tuttiVisite guidate all’Erbario Gardoni.Visite guidate all’erbario ottocentesco del farmacista e speziale Luigi Gardoni.Dove: Orto Botanico (Via Farini\, 90)Modalità di accesso: visite su prenotazione Orari: due turni (25 persone) di 30 minuti con partenza nei seguenti orari: 17.00 e 18.00Età: dai 15 anni \n\n\n\nLa collezione Lorenzo Tenchini: anatomie della psicopatologia lombrosiana a Parma.Si potrà andare alla scoperta della collezione ottocentesca di maschere fisiognomiche di Lorenzo Tenchini\,Dove: Sede Centrale – Via Università 12Modalità di accesso: attività su prenotazione.Orari: 17 – 20. Tre turni (ciascuno di 15 persone) con partenza alle ore 17.00\, 18.00\, 19.00.Età: dai 15 anni. \n\n\n\nStorie di fili.Visite guidate alla mostra Storie di fili\, nel corso delle quali si racconteranno le storie degli oggetti fotografati o rielaborati dalle artiste\, grazie alla presenza delle curatrici e delle responsabili dei musei coinvolti nel progetto (Museo Glauco Lombardi\, Museo di Storia Naturale e Orto Botanico).Dove: CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione\, nella Abbazia di Valserena – (Strada Viazza di Paradigna\, 1).Modalità di accesso: attività su prenotazione.Orari: tre turni (ciascuno di 10 persone) della durata di 30 minuti con partenza nei seguenti orari: 16.00\, 17.00\, 18.00Età: per tutti \n\n\n\nLa manifestazione di Parma rientra anche quest’anno nell’ambito del progetto LEAF\, coordinato a livello nazionale da Frascati Scienza\, che vede la partecipazione di numerose università ed enti di ricerca italiani. LEAF\, acronimo per “heaL thE plAnet’s Future”\, cura il futuro del pianeta\, è finanziato dal programma HORIZON-MSCA-Citizens-2022 della Commissione Europea\, nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie. \n\n\n\nAccesso alle attività e prenotazioni: le attività sono quasi tutte a libero accesso\, ma alcune richiedono la prenotazione: sarà possibile prenotarsi esclusivamente online dal 22 al 29 settembre attraverso il sito web ufficiale dell’evento. URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/i-musei-alla-notte-dei-ricercatori-2022/ LOCATION:PR CATEGORIES:adulti,CSAC,famiglie,laboratori,mostre,News,Orto Botanico,Palazzo Centrale dell'Università,tutti,visite guidate ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2022/09/La-notte-dei-ricercatori-2022-Immagine-in-evidenza-2_compressed.jpg END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;TZID=Europe/Rome:20221008T170000 DTEND;TZID=Europe/Rome:20221008T190000 DTSTAMP:20240329T082503 CREATED:20220516T130803Z LAST-MODIFIED:20220927T095108Z UID:21831-1665248400-1665255600@www.sma.unipr.it SUMMARY:STORIE DI FILI: la mostra allo CSAC prorogata fino all'8 ottobre DESCRIPTION:Sabato 21 maggio 2022 negli spazi dell’Abbazia di Valserena\, sede dello CSAC – Centro Studi e Archivio dell’Università di Parma\, ha aperto al pubblico STORIE DI FILI\, la mostra conclusiva di un progetto di ricerca iniziato nel 2020\, a cura di Francesca Zanella e Valentina Rossi\, che ha visto coinvolte le artiste Claudia Losi\, Paola Mattioli e Sissi nella creazione di opere inedite\, ispirate ad alcune importanti collezioni del territorio parmense e in parte realizzate in collaborazione con alcune aziende tessili del territorio. Il progetto è realizzato con il prezioso contributo di Fondazione Cariparma. \nSTORIE DI FILI. Claudia Losi\, Paola Mattioli\, Sissi \nA cura di: Francesca Zanella e Valentina Rossi \nSede: CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma | Via Viazza di Paradigna 1\, Parma \nDate: 21 maggio – 25 settembre 2022 \nInaugurazione: sabato 21 maggio\, ore 17 (performance ore 18) \nOrari di apertura: mercoledì\, giovedì\, venerdì dalle 15 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 19 \nIngresso: biglietto intero 10 euro; biglietto ridotto 8 euro. Per altre riduzioni e per il tariffario completo con tutte le convenzioni visitare il sito www.csacparma.it \nPer tutte le informazioni per organizzare la tua visita vai alla pagina della mostra. URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/storie-di-fili-la-mostra/ LOCATION:CSAC\, Strada Viazza di Paradigna\, 1\, PARMA\, 43022\, Italia CATEGORIES:CSAC,mostre,News ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2022/05/Mostra-storie-di-fili-immagine-in-evidenza-2_compressed.jpg END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;TZID=Europe/Rome:20221015T110000 DTEND;TZID=Europe/Rome:20221223T173000 DTSTAMP:20240329T082503 CREATED:20221010T141017Z LAST-MODIFIED:20221212T145349Z UID:23608-1665831600-1671816600@www.sma.unipr.it SUMMARY:Allo CSAC la mostra “Argento nero” DESCRIPTION:Aperta\, fino al 23 dicembre la mostra “Argento nero. Percorsi e ricerche nel Fondo Vasco Ascolini al CSAC“.La mostra è presentata dallo CSAC nell’ambito della rassegna Il rumore del lutto (XVI Edizione) e dell’ormai consolidata collaborazione con l’Associazione “Segnali di Vita”. \n\n\n\nPer Argento nero sono state selezionate\, all’interno del corpus di opere recentemente acquisite\, fotografie in massima parte realizzate personalmente dall’autore\, tratte da serie dichiaratamente sorrette da un ‘corpo a corpo’ con il lavoro di artisti: Eugéne Delacroix\, Odilon Redon\, Francis Bacon\, James Ensor. L’esposizione si avvale poi di annotazioni autografe\, documenti\, volumi provenienti dalla ricca biblioteca del fotografo – anch’essa in gran parte ceduta all’Università – che testimoniano la profondità della riflessione di Vasco Ascolini. \n\n\n\nDove: Abbazia di Valserena\, Sala delle Colonne\, strada Viazza di Paradigna 1 – 43123 Parma PROrari apertura: da martedì a giovedì visita guidate su prenotazione – venerdì 9.00-15.00 | sabato e domenica 10-19Contatti: tel 0521 903649 – e-mail servizimuseali@csacparma.it \n\n\n\nInaugurazione mostra: 15 ottobre 2022 ore 11.00Apertura mostra: 15 ottobre 2022 – 23 dicembre 2022 \n\n\n\nIncontro con l’Autore: 22 ottobre 2022 ore 17(giornata Archivi aperti organizzata da Rete Fotografia) \n\n\n\nVisita guidata all’archivio e incontro con l’autore: 19 novembre 9.30-12.30(in collaborazione con la manifestazione ColornoPhotoLife). \n\n\n\n  \n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n  URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/allo-csac-la-mostra-argento-nero/ LOCATION:PR CATEGORIES:CSAC,mostre,News ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2022/10/CSAC-Mostra-Argento-nero.jpg END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;TZID=Europe/Rome:20221029T103000 DTEND;TZID=Europe/Rome:20230115T173000 DTSTAMP:20240329T082503 CREATED:20221110T083454Z LAST-MODIFIED:20230127T103331Z UID:25902-1667039400-1673803800@www.sma.unipr.it SUMMARY:Mostra "Vedere l'invisibile. Dall'infinitamente piccolo\, all'infinitamente grande" DESCRIPTION:Dalle particelle subatomiche all’Universo: è un viaggio senza limiti di dimensioni quello proposto dalla mostra scientifica multimediale “Vedere l’invisibile. Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande” organizzata dal Sistema Museale dell’Università di Parma e in programma all’APE Parma Museo (Strada Farini\, 32/A). \n\n\n\nLa mostra sarà aperta al pubblico dal 29 ottobre al 15 gennaio 2023. \n\n\n\nIl filo conduttore della mostra riguarda un eccezionale intervallo di scale di dimensioni che va da quella delle particelle subatomiche dell’infinitamente piccolo alle distanze estreme dell’Universo dell’infinitamente grande\, passando dall’invisibile\, nella sua molteplice natura: all’interno del corpo umano\, del suolo\, della superficie dei pianeti e anche nelle scienze umane. \n\n\n\nUn invisibile che potrà essere esplorato attraverso la realtà aumentata\, l’esposizione di strumenti storici\, la proiezione di immagini e video\, con la presenza di exhibit interattivi e pannelli esplicativi. In programma anche laboratori per le scuole e conferenze. \n\n\n\nGli argomenti trattati dalla mostra sono quelli studiati nei laboratori e nei Dipartimenti dell’Università di Parma e sviluppati\, in molti casi\, in collaborazioni nazionali e internazionali dai ricercatori e dai docenti dell’Ateneo. \n\n\n\nIl percorso espositivo si divide in sei sezioni principali: La Sala ZeroL’infinitamente vicino\, immerso nel quotidiano L’invisibile perché infinitamente piccolo L’invisibile perché nascosto L’invisibile grande e piccolo nei di-segni dei bambini Sezione trasversale “La scienza e l’immaginario. Scrivere\, disegnare\, pensare l’invisibile” \n\n\n\nLa mostra è organizzata con il patrocinio del Comune di Parma e la collaborazione di Fondazione Monteparma\, Ministero dell’Università e della Ricerca\, Istituto dei Materiali per l’Elettronica e il Magnetismo del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Parma\, Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali dell’Istituto Nazionale di Astrofisica di Roma\, VIRGO\, European Gavitational Observatory e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. \nAd accompagnare la mostra\, una serie di eventi\, conferenze\, laboratori a partecipazione gratuita. Scopri tutti gli eventi.  \n\n\n\nOrari di apertura: dal martedì alla domenica – ore 10.30 – 17.30 – Chiuso il lunedì \n\n\n\nTutte le informazioni sul sito della mostra. URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/fino-al-15-gennaio-la-mostra-vedere-linvisibile-dallinfinitamente-piccolo-allinfinitamente-grande/ LOCATION:Ape Parma Museo\, Strada Farini 32/A\, Parma\, Italia CATEGORIES:APE Parma Museo,mostre,News ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2022/11/Slide-show-La-mostra-2-scaled.jpg ORGANIZER;CN="U.O. Sistema Museale di Ateneo":MAILTO:sistema.museale@unipr.it END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;TZID=Europe/Rome:20221122T170000 DTEND;TZID=Europe/Rome:20221122T183000 DTSTAMP:20240329T082503 CREATED:20221019T184420Z LAST-MODIFIED:20221116T093425Z UID:24631-1669136400-1669141800@www.sma.unipr.it SUMMARY:Martedì... Orto che parla DESCRIPTION:Ultimo incontro\, martedì 22 novembre\, per “Martedì… Orto che parla”\, un ciclo di incontri realizzati in collaborazione con gli Amici dell’Orto Botanico. \n Alle ore 17 Barbara Gherri e Renato Bruni\, Università di Parma\, insieme a KilometroVerdeParma\, ci parleranno di un tema molto attuale: “Chiare fresche et dolci piante\, vegetazione urbana e isole di calore”“Martedì… Orto che parla” è il titolo della rassegna che prosegue\, martedì 15 novembre alle ore 17\, con l’incontro dal titolo “Il giardino come opera d’arte“\, a cura di Eles Iotti\, storica dell’arte:Il programma:sabato 22 ottobre ore 10-16: Il mondo dei funghi. Mostra esposizione a cura del Gruppo micologico Passerinimartedì 25 ottobre ore 17: Agricoltura biologica rigenerativa e salute del suolo\, a cura di Dario Fornara\, Research Director Rodale Institute Euopean Regenerative Organic Center\, Parmamartedì 8 novembre ore 17: Predatrice e preda\, ogni pianta ha il suo insetto a cura di Mario Toledo\, esperto entomologo e botanicomartedì 15 novembre ore 17: Il giardino come opera d’arte\, a cura di Eles Iotti\, storica dell’artemartedì 22 novembre ore 17: Chiare fresche et dolci piante\, vegetazione urbana e isole di calore\, a cura di Barbara Gherri e Renato Bruni\, Università di Parma in collaborazione con KilometroVerdeParma \n\n\n\nTutti gli incontri si svoleranno presso l’Orto Botanico\, Strada Farini 90 Capienza massima: 40 postiPrenotazione consigliata scrivendo a: amiciortobotanico@gmail.com \nScarica la locandina \n\n\n\n  \n\n\n\n \n\n\n\n  \n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n  URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/martedi-orto-che-parla/ LOCATION:Orto Botanico\, via Farini 90\, Parma\, 43121\, Italia CATEGORIES:conferenze,mostre,News,Orto Botanico ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2022/10/Mrtedi-Orto-che-parla-Immagine-in-evidenza-2_compressed-1.jpg END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;TZID=Europe/Rome:20221128T150000 DTEND;TZID=Europe/Rome:20221231T170000 DTSTAMP:20240329T082503 CREATED:20221128T091406Z LAST-MODIFIED:20221129T090553Z UID:26376-1669647600-1672506000@www.sma.unipr.it SUMMARY:Mostra virtuale “1972. Moda\, design\, storia” DESCRIPTION:Lunedì 28 novembre\, alle 15 nell’Aula Mulas del complesso monumentale della Pilotta (piazzale della Pace 7/A)\, verrà presentata la mostra virtuale “1972. Moda\, design\, storia”. La presentazione avrà luogo nel corso della lezione di “Storia delle mostre” di Alessandra Acocella\, docente del Dipartimento di Discipline Umanistiche\, Sociali e delle Imprese Culturali-DUSIC dell’Università di Parma. Interverranno Alberto Salarelli\, responsabile scientifico della mostra virtuale\, e Valentina Rossi\, curatrice della mostra in collaborazione con Lara Marziali. \nLa mostra virtuale 1972. Moda\, design\, storia è il frutto di un progetto di ricerca sviluppato nell’ambito delle digital humanities per la creazione di una mostra basata sul software Omeka S\, a fianco della digitalizzazione di un elevato numeri di documenti progettuali conservati presso il Centro Studi e Archivio della Comunicazione-CSAC dell’Università di Parma. \nIn mostra saranno esposti materiali progettuali diWalter Albini\, Archizoom Associati\, Giorgio Armani\, Gianfranco Ferré\, Krizia\, Franco Moschino\, Alberto Rosselli\, Cinzia Ruggeri\, Ettore Sottsass Jr e Gianni Versace. \nLa mostra virtuale è visitabile all’indirizzo https://mostra1972.unipr.it/ \n  URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/lunedi-28-novembre-inaugurazione-della-mostra-virtuale-dello-csac-1972-moda-design-storia/ LOCATION:Complesso Monumentale della Pilotta\, piazzale della Pace 7/A\, PARMA\, Parma\, 43121\, Italia CATEGORIES:Complesso Monumentale della Pilotta,mostre,News ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2022/11/csac-moda-1972-4.jpg END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;TZID=Europe/Rome:20230225T110000 DTEND;TZID=Europe/Rome:20230430T170000 DTSTAMP:20240329T082503 CREATED:20230216T115811Z LAST-MODIFIED:20230427T133935Z UID:28725-1677322800-1682874000@www.sma.unipr.it SUMMARY:Fino a domenica 30 aprile allo CSAC la mostra di Diego Tonus "Da Stato A Stato" DESCRIPTION:Termina domenica 30 aprile la mostra di Diego Tonus “Da Stato A Stato“\, progetto vincitore del “PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura\, con cui l’opera Da Stato A Stato di Diego Tonus entra a fare parte della collezione permanente CSAC. \nIl progetto rientra nel programma che CSAC ha sviluppato negli ultimi anni per riflettere sul ruolo dell’archivio come forma di rappresentazione della contemporaneità\, un programma incentrato sul coinvolgimento degli artisti nella rilettura delle collezioni del centro attraverso progetti curatoriali e attraverso la produzione di nuove opere\, per dare continuità alla lunga tradizione di raccolta di opere e fondi dal XX secolo ad oggi. \nDa Stato A Stato è uno dei lavori più rappresentativi di Diego Tonus ed evidenzia l’importanza dell’archiviazione vista come gesto creativo e ossessivo nella pratica dell’artista. Questo metodo caratterizza i modi in cui Tonus osserva oggetti ed eventi\, interrogando sistemi di controllo e strutture di potere presenti nel quotidiano attraverso la realizzazione di sculture\, fotografie\, film e performance\, articolando un approccio che definisce la sua produzione artistica basata sulla processualità e lavori di lunga durata. \nLa mostra: dal 25 febbraio al 30 aprile.\nDove: Centro Studi e Archivio della Comunicazione – CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione\, Abbazia di Valserena – Strada Viazza di Paradigna\, 1 (Parma) \nOrari della mostra:\nvenerdì\, 9-13\nsabato e domenica\, 10-19\nDal martedì al giovedì solo per gruppi\, su prenotazione \nPer informazioni e prenotazioni: servizimuseali@csacparma.it \nScarica la locandina della mostra \n  \n  \n  \n  URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/csac-la-mostra-di-diego-tonus-da-stato-a-stato/ LOCATION:CSAC\, Strada Viazza di Paradigna\, 1\, PARMA\, 43022\, Italia CATEGORIES:CSAC,mostre,News ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2023/02/CSAC-Mostra-Tonus-1.jpg END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;VALUE=DATE:20230226 DTEND;VALUE=DATE:20230227 DTSTAMP:20240329T082503 CREATED:20221228T212522Z LAST-MODIFIED:20230130T101308Z UID:27839-1677369600-1677455999@www.sma.unipr.it SUMMARY:Prorogata fino al 26 febbraio la mostra "Vedere l'invisibile" DESCRIPTION:E’ stata prorogata la data di chiusura della mostra “Vedere l’invisibile. Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande” organizzata dal Sistema Museale dell’Università di Parma e in programma all’APE Parma Museo (Strada Farini\, 32/A). \nLa mostra sarà aperta fino a domenica 26 febbraio 2023. \nGli argomenti trattati dalla mostra sono quelli studiati nei laboratori e nei Dipartimenti dell’Università di Parma e sviluppati\, in molti casi\, in collaborazioni nazionali e internazionali dai ricercatori e dai docenti dell’Ateneo. \nIl percorso espositivo si divide in sei sezioni principali:\nLa Sala Zero\nL’infinitamente vicino\, immerso nel quotidiano\nL’invisibile perché infinitamente piccolo\nL’invisibile perché nascosto\nL’invisibile grande e piccolo nei di-segni dei bambini\nSezione trasversale “La scienza e l’immaginario. Scrivere\, disegnare\, pensare l’invisibile” \nLa mostra è organizzata con il patrocinio del Comune di Parma e la collaborazione di Fondazione Monteparma\, Ministero dell’Università e della Ricerca\, Istituto dei Materiali per l’Elettronica e il Magnetismo del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Parma\, Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali dell’Istituto Nazionale di Astrofisica di Roma\, VIRGO\, European Gavitational Observatory e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. \nOrari di apertura: dal martedì alla domenica – ore 10.30 – 17.30 – Chiuso il lunedì \nPer tutte le informazioni visita il sito della mostra URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/prorogata-la-mostra-vedere-linvisibile/ LOCATION:Ape Parma Museo\, Strada Farini 32/A\, Parma\, Italia CATEGORIES:APE Parma Museo,mostre,News,tutti ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2022/12/vedere-33x48-1-scaled.jpg ORGANIZER;CN="U.O. Sistema Museale di Ateneo":MAILTO:sistema.museale@unipr.it END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;VALUE=DATE:20230226 DTEND;VALUE=DATE:20230509 DTSTAMP:20240329T082503 CREATED:20221216T140908Z LAST-MODIFIED:20230206T105814Z UID:26899-1677369600-1683590399@www.sma.unipr.it SUMMARY:Fino al 26 febbraio la mostra "Labirinti della Visione. Luigi Ghirri 1991" DESCRIPTION:Nel trentennale della sua scomparsa anche Parma intende rendere omaggio a Luigi Ghirri\, uno dei più grandi maestri della fotografia italiana la cui fama ha oltrepassato i confini nazionali\, con “Labirinti della visione. Luigi Ghirri 1991” una mostra originale\, a cura di Paolo Barbaro e Claudia Cavatorta\, visitabile a ingresso gratuito\, che sarà ospitata nelle sale di Palazzo del Governatore dal 17 dicembre 2022 fino al 26 febbraio 2023. \nL’iniziativa\, organizzata dal Comune di Parma in collaborazione con CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma e Archivio Eredi Luigi Ghirri\, fa parte del ricco calendario di eventi del progetto “Vedere Oltre”\, promosso dalle città di Reggio Emilia\, Modena e Parma\, alle quali Luigi Ghirri era particolarmente legato e fondamentali per la sua produzione artistica\, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e di APT Servizi Emilia-Romagna. \nL’esposizione prende le mosse dalle fotografie che Luigi Ghirri lasciò al CSAC in occasione della pubblicazione del volume “Viaggio dentro un antico labirinto”\, realizzato con Arturo Carlo Quintavalle e pubblicato nel 1991\, in sostanza l’ultima monografia del grande fotografo che sarebbe scomparso nel febbraio dell’anno seguente. Le 153 fotografie che costituiscono il nucleo della mostra erano state realizzate da Ghirri per allestire il mockup del libro: le stampe erano strumento per progettare l’impaginazione\, media per imporre il controllo accurato della resa tipografica delle immagini\, ma soprattutto strumento di dialogo con Quintavalle per la stesura del testo. \nLe fotografie connesse al libro\, esposte rispettando i capitoli di quell’opera\, saranno poste in rapporto con altre immagini\, altri aspetti della ricerca ghirriana che si svilupparono in rapporto al progetto del CSAC. Ad affiancare il corpus centrale della mostra sarà infatti una selezione di fotografie di Ghirri tratta dalle serie degli anni Settanta (da “Colazione sull’erba”\, “Paesaggi di cartone”\, “Kodachrome”)\, da documenti della relazione tra il fotografo e l’artista Franco Guerzoni\, da fotografie storiche del paesaggio italiano da Ghirri scelte e conferite al CSAC\, dalle Polaroid di grande formato\, spettacolari pezzi unici che nel 1981 testimoniavano dello snodo in atto nell’opera del fotografo tra avanguardie post-dada e ripresa di una riflessione sulla veduta. \nL’esposizione intende ricordare quanto il rapporto di Ghirri con Parma sia stato articolato e fecondo offrendo all’autore stesso modelli con cui confrontarsi: Ghirri seguiva e si nutriva delle iniziative dell’Università di Parma trovando conferma alla sua riflessione sull’immagine nelle foto americane della “Farm Security Administration” (esposte alla Sala delle Scuderie nel 1975) e nella “New Photography USA” (Lee Friedlander\, Robert Frank esposte nel 1972) come nelle immagini del paesaggio italiano di Bruno Stefani (mostra CSAC del 1977). Infine\, Ghirri contribuì all’incremento dei fondi storici del CSAC procurando agli archivi dell’Università fotografie dell’Ottocento\, del primo Novecento\, scelte con sguardo da attento storico\, allo stesso tempo nitidamente autoriale. \nLe oltre 200 immagini che costituiscono quindi il progetto complessivo della mostra “Labirinti della visione. Luigi Ghirri 1991”\, tutte provenienti dalle raccolte della Sezione Fotografia del CSAC\, mostreranno quindi percorsi nell’opera di Luigi Ghirri e nei modelli da lui individuati dentro e fuori la propria produzione: le sue fotografie ma anche immagini da lui amate o che sono state occasione di sue riflessioni – quelle documentarie di Dorothea Lange\, di Walker Evans\, quelle che inseguivano la bellezza del paesaggio dei Fratelli Alinari\, di Carlo Naya\, quelle che ridefinirono la percezione di quel paesaggio in chiave post-Bauhaus di Bruno Stefani – a comporre come un labirinto di specchi dove sarà possibile incontrare impreviste consonanze. \nL’esposizione sarà arricchita da un calendario di eventi collaterali\, tra cui laboratori fotografici per bambini e incontri di approfondimento aperti al pubblico che vedranno studiosi ed esperti riflettere sull’opera ghirriana e sul grande impatto che questa ebbe sulla cultura\, non solo visiva\, del secondo Novecento. Primo appuntamento in programma sabato 17 dicembre\, alle ore 17 al cinema d’Azeglio\, alla presenza del regista Matteo Parisini con la proiezione del suo nuovo film “Infinito – L’universo di Luigi Ghirri”\, documentario sul viaggio personale e professionale di Ghirri proiettato in anteprima nazionale alla Festa del cinema di Roma. \n  \nLabirinti della Visione. Luigi Ghirri 199117 dicembre 2022 – 26 febbraio 2023Palazzo del Governatore (Parma)Mostra organizzata dal Comune di Parma in collaborazione con CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di ParmaA cura di Paolo Barbaro e Claudia Cavatorta \nIngresso gratuito \n\n\nOrari di apertura:Da mercoledì a domenica e festivi dalle ore 10 alle 19 (ultimo ingresso 18.30)24 e 31 dicembre: apertura dalle ore 10 alle 14Chiuso lunedì\, martedì\, 25 dicembre e 1° gennaio \nPer informazioni:IAT R – Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica di ParmaTel. 0521-218889Info: turismo@comune.parma.itwww.parma2021.it \n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n  URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/dal-17-dicembre-la-mostra-labirinti-della-visione-luigi-ghirri-1991/ LOCATION:Palazzo del Governatore\, Piazza Garibaldi\, Parma\, PR\, 43121\, Italia CATEGORIES:mostre,News,Palazzo del Governatore ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2022/12/GHIRRI_A3-MANIFESTO-800x1131-1.jpg END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;TZID=Europe/Rome:20230304T000000 DTEND;TZID=Europe/Rome:20230416T235900 DTSTAMP:20240329T082503 CREATED:20230301T112132Z LAST-MODIFIED:20230417T104527Z UID:28795-1677888000-1681689540@www.sma.unipr.it SUMMARY:CSAC: aperta fino al 16 aprile la mostra "Goliardo Padova. La forma del tormento". DESCRIPTION:Sarà aperta fino al 16 aprile la mostra “Goliardo Padova. La forma del tormento”\, a cura di Giulia Castagnetti e Giulia Ferrari\, con la quale lo CSAC torna a riflettere sulla figura di un artista il cui fondo\, conservato nell’archivio stesso\, conta quasi quattrocento opere tra tele e disegni\, manifesti e incisioni donate dagli eredi. \nCon questa mostra lo CSAC apre una serie di esposizioni allestite nella Sala delle Colonne\, caratterizzate da elementi comuni nonostante la diversità di temi\, argomenti\, autori e generi a cui ognuna è dedicata. Tutte mostre generate da indagini di archivio condotte dal personale che\, lavorando nel Centro\, associa le funzioni di conservazione e gestione archivistica a quelle di valorizzazione del patrimonio e di diffusione della conoscenza. Mostre originali\, per i temi selezionati\, oppure per il taglio critico dato\, o per i materiali inediti scelti\, e mostre caratterizzate da una progettazione a basso impatto ambientale e finanziario: anche il progetto allestitivo\, la grafica e la realizzazione vera e propria sono interamente condotti dallo staff tecnico interno\, con particolare attenzione al riutilizzo di materiali\, arredi\, supporti e strutture. \nDunque\, un’idea di produzione culturale che valorizza le capacità progettuali e di realizzazione\, la continuità tra elaborazione intellettuale e attuazione operativa e gestionale\, caratteristiche che sono patrimonio da sempre dello CSAC e dell’Università. \nGià nel 1985 Arturo Carlo Quintavalle pubblicava un articolo dal titolo Goliardo Padova e l’espressionismo europeo\, delineando così quella che oggi vuole essere la chiave di lettura che ha guidato la selezione di un nucleo di opere all’interno del variegato corpus dell’artista conservato allo CSAC. \nGoliardo Padova (Casalmaggiore\, CR\, 1909 – Parma 1979)\, dopo una formazione avvenuta tra l’Istituto d’Arte di Parma e l’Accademia di Brera si lega ai più aggiornati circoli culturali milanesi e diventa assistente alla cattedra del maestro Guido Marussing presso la Scuola Superiore per gli Artefici.\nSperimenta e padroneggia svariati linguaggi artistici tra cui la composizione decorativa\, architettonica e la grafica pubblicitaria; suo campo d’elezione è però la pittura da cavalletto\, nella quale trova maggior spazio la raffigurazione della terra d’origine. \nDopo una prima esperienza a stretto contatto con il Gruppo di Novecento e i Chiaristi milanesi approda a una personalissima interpretazione del reale. \nLe tele di Goliardo Padova sono spesso state avvicinate dalla critica\, per un’affinità di soggetti trattati\, al gruppo dei cosiddetti “ultimi naturalisti” padani\, così definiti da Francesco Arcangeli nelle pagine di Paragone nel 1954. \nSebbene non manchino nelle opere di Padova riferimenti ad artisti tanto vicini quali Mattia Moreni\, Ennio Morlotti e altri\, con La forma del tormento si vuole sottolineare il grande fascino che l’arte di matrice espressionista ha giocato nella sua carriera. \nL’espressionismo\, infatti\, letto e appreso nelle sue svariate sfaccettature\, è per lui adeguato mezzo per dar voce al proprio\, cocente dissidio interiore. \nUna prima selezione di opere testimonia la precoce attenzione riservata da Padova a questi linguaggi già intorno agli anni ’30 ’40: la scelta\, in primis\, delle tecniche quali la xilografia\, il tratto duro e deciso nelle figure che animano le sue stampe\, riportano alla memoria il gusto diretto a una forma di primitivismo tanto amato dai maestri tedeschi. \nNel 1943 avviene la grande frattura che segna indelebilmente Padova\, come artista ma soprattutto come uomo: deportato in Germania all’interno di un campo di concentramento dal quale riuscirà a fuggire quattro anni dopo. \nSeguirà un doloroso silenzio\, durato quasi un decennio\, ma è proprio nel successivo ritorno alla pittura\, attraverso soprattutto l’impiego del linguaggio espressionista\, che Padova riesce a dar voce al proprio tormento. \nLa mostra presenta\, dunque\, attraverso cinque sezioni\, la suggestione e l’ammirazione che Padova\, nella sua intera carriera\, ebbe dei grandi maestri\, da Munch e Heckel e a Kirchner passando per i post impressionisti e giungendo\, infine\, verso l’informale europeo e americano\, sfociando in una innovativa e del tutto personale rielaborazione del linguaggio contemporaneo. \nGoliardo Padova. La forma del tormento \na cura di Giulia Castagnetti e Giulia Ferrari \nCSAC\, Università di Parma \nAbbazia di Valserena \nStrada Viazza di Paradigna\, 1\, 43123 Parma PR \n  \nApertura mostra: 4 marzo 2023 – 16 aprile 2023 \nOrari di apertura museo: \nvenerdì 9 – 15 | sabato e domenica 10 – 19 \nDa martedì a giovedì visite guidate su appuntamento. \nLaboratorio didattico: La forma del colore: esperienza didattica sulle opere di Goliardo Padova\, \nPer famiglie: sabato 1 e domenica 2 aprile\, ore 15 e ore 16\, su prenotazione \nPer scuole: 27-31 marzo\, su prenotazione \nInfo e prenotazioni: \ntel. 0521 903649 \ne-mail csac@unipr.it\, servizimuseali@csacparma.it \nsito: https://www.csacparma.it/goliardo-padova-la-forma-del-tormento/ URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/csac-venerdi-3-marzo-inaugurazione-della-mostra-goliardo-padova-la-forma-del-tormento/ LOCATION:CSAC\, Strada Viazza di Paradigna\, 1\, PARMA\, 43022\, Italia CATEGORIES:CSAC,mostre,News ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2020/05/Certosa-di-Paradigna-sede-CSAC.-Esterno-abside-da-SE.-Foto-Paolo-Rosselli.jpg END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;VALUE=DATE:20230321 DTEND;VALUE=DATE:20230322 DTSTAMP:20240329T082503 CREATED:20230118T102717Z LAST-MODIFIED:20230206T105710Z UID:27995-1679356800-1679443199@www.sma.unipr.it SUMMARY:Al Palazzo delle Acque aperta la mostra "Le forze delle acque. Governare il Grande fiume: mito\, identità\, strumenti" DESCRIPTION:Aperta fino al 21 marzo la mostra “LE FORZE DELLE ACQUE. Governare il Grande fiume: mito\, identità\, strumenti” allestita all’interno del Palazzo delle Acque\, in strada Garibaldi 75\, Parma. \nLa mostra è organizzata da AIPO\, Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile\, ARPAE (Agenzia regionale per la prevenzione\, l’ambiente e l’energia dell’Emilia Romagna)\, Autorità del Bacino distrettuale del fiume Po e Università degli Studi di Parma. \nL’esposizione\, che si sviluppa all’interno dell’intero palazzo\, su quattro piani\, lungo i corridoi e gli spazi di lavoro degli Enti presenti\, è visitabile solo su prenotazione. \nIl Sistema Museale di Ateneo partecipa alla mostra con un “prestito” d’eccezione: il Cranio di Bison priscus (bisonte delle steppe) del Quaternario (Pleistocene). \nPer visitare l’esposizione occorre prenotare telefonando al numero 3389225086 o scrivendo una email ad artificio@gmail.com \nOrario di visita:\nmartedì e giovedì: turni alle ore 14.00 e 16.15\nmercoledì: turno alle ore 9.00 e 11.15\nvenerdì: turni alle ore 9.00\, 11.15\, 14.00\, 16\,15. \nLa mostra\, curata da Dario Costi e Carlo Mambriani\, costituirà un’occasione di approfondimento sui diverso aspetti\, storico\, culturale\, territoriale\, ambientale\, connessi alla natura e alle vicende del Po e dei suoi affluenti\, nonché sul ruolo passato e presente delle Istituzioni deputate alla loro governance. \nQuello che a ragione si può definire “Palazzo delle Acque” – ovvero lo storico edificio di barriera Garibaldi già sede del Magistrato per il Po e del Genio civile – è un luogo che non tutti i cittadini conoscono\, così come le nuove denominazioni e le recenti riarticolazioni amministrative assunte dall’Autorità e dalle Agenzie che hanno giurisdizione sul bacino del fiume Po e che si occupano di un settore di intervento pubblico che comporta notevoli attenzioni politiche e ingenti risorse economiche\, con notevole impatto\, sia nella quotidianità sia nelle emergenze\, per milioni di cittadini. \nIl percorso espositivo si svilupperà sui cinque piani del palazzo e sarà articolato in 8 sezioni tematiche. Le straordinarie collezioni di cartografie antiche e strumentazioni storiche e il patrimonio di competenze tecnico-scientifiche che costituiranno il fulcro dell’esposizione consentiranno al grande pubblico di ripercorrere\, da un lato\, eventi\, personaggi e tecniche impiegate nei secoli dagli abitanti del bacino padano nel tentativo di sfruttare e governare il Po e i suoi tributari; dall’altro\, di comprendere il complesso mondo dell’amministrazione fluviale\, dedicati alla sicurezza del territorio\, alla gestione delle calamità\, ai progetti di valorizzazione naturalistica e paesaggistica\, inserito nel contesto internazionale a scala europea. \nL’esposizione si articola in otto sezioni: \nSez. 1 – IL PALAZZO DELLE ACQUE\, a cura di Fabio Stocchi\, dedicata al cantiere dell’edificio e alla ricostruzione delle vicende storico-architettoniche che hanno interessato il settore Nord-Est di Parma. \nSez. 2 – LA GESTIONE DEL FIUME\, dove saranno presentati l’assetto attuale dei quattro Enti deputati al governo del Po e la loro storia. \nSez. 3 – IL FUTURO DELLA MEMORIA\, a cura di Monica Branchi\, Lucia Masotti\, Simona Patrizi\, Fabio Stocchi\, dedicata all’esposizione dei materiali d’interesse storico (cartografie\, libri\, fotografie\, strumenti di misura dalle collezioni degli Enti) e alla loro prospettiva contemporanea. \nSez. 4 – LA COSTRUZIONE DEL MITO\, a cura di Paolo Barbaro \, Guido Conti\, Davide Papotti\, affronta la dimensione culturale del Po interpretata attraverso la fotografia\, il cinema\, la geografia culturale\, la letteratura\, l’arte e l’architettura. \nSez. 5 – I PAESAGGI DELLA NATURA\, dedicata ai caratteri e alle specificità degli habitat presenti lungo il Grande fiume. \nSez. 6 – LA PIANURA DEL PO TRA LE ALPI E L’ADRIATICO\, analizza gli aspetti geologici\, idraulici e ambientali dei vari tratti del Po; i temi delle piene e delle magre del fiume\, con una panoramica sulle strumentazioni\, antiche e moderne\, per il monitoraggio delle portate del Grande fiume. \nSez. 7 – I GRANDI FIUMI D’EUROPA\, offre un’analisi delle azioni di promozione turistica\, marketing territoriale e governance attuate lungo i maggiori corsi d’acqua del continente europeo. \nSez. 8 – IL PROGETTO\, principalmente dedicata al progetto per la rinaturazione del Po elaborato da WWF Italia e ANEPLA in collaborazione con AIPo e ADBPo\, inserito dal Ministero della Transizione Ecologica nel PNRR. \nComitato scientifico della ricerca: Dario Costi\, Carlo Mambriani (coordinatori\, Università degli Studi di Parma)\, Paolo Barbaro\, Marco Capra\, Alessandro Chelli\, Isotta Cortesi\, Giulio Iacoli\, Rita Messori\, Paolo Mignosa\, Davide Papotti\, Davide Persico\, Pierluigi Viaroli\, Michele Zazzi (Università degli Studi di Parma)\, Lucia Masotti (Università degli Studi di Verona)\, Guido Conti. \nEnti promotori: AIPo – Agenzia interregionale per il fiume Po\, Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile\, Agenzia regionale per la prevenzione\, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna\, Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po\, Università degli Studi di Parma URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/19-gennaio-apre-la-mostra-le-forze-delle-acque/ LOCATION:Palazzo delle acque\, Strada Garibaldi\, 75\, PARMA\, Italia CATEGORIES:mostre,News,Palazzo delle Acque ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2023/01/IMG-20230117-WA0002.jpg END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;VALUE=DATE:20230429 DTEND;VALUE=DATE:20230430 DTSTAMP:20240329T082503 CREATED:20230421T130018Z LAST-MODIFIED:20230421T130112Z UID:29340-1682726400-1682812799@www.sma.unipr.it SUMMARY:Allo Csac la mostra "Antonio Sansone. Rituali d'Europa". Inaugurazione sabato 29 aprile. DESCRIPTION:Inaugura sabato 29 aprile alle ore 10\, al Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma\, CSAC\, la  mostra “Antonio Sansone. Rituali d’Europa“. \n\n\nCon la mostra Antonio Sansone. Rituali d’Europa\, la cui inaugurazione è in programma per sabato 29 aprile alle 10\, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione – CSAC dell’Università di Parma prosegue la serie di esposizioni allestite nella Sala delle Colonne\, caratterizzate dalla proposta di approfondimenti condotti da conservatori e collaboratori del Centro su temi specifici\, quale esito di ricerche sui vari archivi\, e dalla particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e finanziaria\, resa possibile grazie alle diverse competenze culturali\, progettuali e tecniche presenti allo CSAC. \nIn occasione della XVIII edizione del Festival di Fotografia Europea di Reggio Emilia “EUROPE MATTERS – Visioni di un’identità inquieta”\, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione propone un’indagine all’interno del Fondo Antonio Sansone\, orientata alla definizione e ricostruzione di alcuni dei grandi mutamenti che hanno caratterizzato la storia\, i confini e le differenti identità europee nella seconda metà del Novecento. \nAntonio Sansone (Napoli\, 1929 – Fara Sabina\, 2008) è stato uno dei più significativi esponenti del fotogiornalismo di impegno civile del secondo dopoguerra. Dopo aver lasciato la professione medica fonda\, con il fratello Nicola\, Caio Garrubba\, Franco Pinna ed altri\, l’agenzia Realfoto. La sua è una visione militante\, organica alla sinistra storica e alla Nuova Sinistra e le sue fotografie vengono regolarmente pubblicate su periodici italiani e internazionali. Nel 2003 cede il suo intero archivio\, 230.000 immagini tra negativi\, diapositive e stampe\, alla Sezione Fotografia dello CSAC dell’Università di Parma. \nIl sondaggio dell’archivio rivela una storia che si estende ad un contesto ben più ampio di quello suggerito dalle più note immagini del fotoreporter: certamente le vivide indagini su Napoli\, i volti della politica italiana\, ma anche il racconto indocile dei paesi che si dicevano di “oltrecortina”\, dove ai rituali delle ufficialità – che scopriamo non così differenti da quelli dell’altro occidente – Sansone accosta ricerche sulla quotidianità e sui fermenti che percorrevano l’Europa\, dall’Irlanda alla Francia\, all’Ungheria\, la Cecoslovacchia\, la Romania\, senza trascurare i conflittuali processi di decolonizzazione degli stati africani fino a poco tempo prima sotto il dominio europeo. \nL’esposizione intende mettere in luce questo spaccato dell’archivio Sansone\, ricostruendo alcuni dei più interessanti viaggi del fotoreporter in un’Europa ancora in costruzione\, la cui identità frammentata e inquieta è documentata e raccontata attraverso i reportage delle manifestazioni di piazza\, le immagini degli avvenimenti\, dei volti ufficiali della politica\, delle celebrazioni religiose\, dei luoghi di aggregazione\, del tempo libero\, del consumo. \nLa corrispondenza professionale\, come le lettere di ingaggio\, viene esposta insieme a documenti\, ai tesserini stampa\, ma soprattutto ai provini a contatto degli interi servizi\, a restituire la complessità del viaggio\, del lavoro e del racconto. Non si tratta solo di una ricostruzione storica\, geografica\, politica dell’Europa tra gli anni Cinquanta e Ottanta – ancora segnata dal secondo conflitto mondiale e molto diversa da quella che conosciamo oggi – ma anche dell’espansione\, attraverso le decine di immagini che componevano i reportage\, di una narrazione giunta a noi quasi sempre in forma di fotografie singole\, quelle concesse e selezionate dalla stampa periodica\, il territorio nel quale si snoda il lavoro del fotografo\, la sua proposta\, attraverso una selezione di immagini pregnanti\, di una visione del mondo altra rispetto a quella dell’informazione governativa. \nANTONIO SANSONE. RITUALI D’EUROPA\na cura di Paolo Barbaro e Margherita Zazzero\n29 aprile 2023 – 11 giugno 2023 \nCSAC Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma\nAbbazia di Valserena\nStrada Viazza di Paradigna\, 1\, 43122 Parma \nOrari di apertura museo:\nVenerdì 9.00 – 15.00\nSabato\, domenica 10.00 – 19.00 \nPer informazioni e prenotazioni:\nCSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma\ncsac@unipr.it\nservizimuseali@csacunipr.it\n+ 39 0521 903649 \n  \n\n\n\n\n\n\n\n  URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/allo-csac-la-mostra-antonio-sansone-rituali-deuropa/ LOCATION:CSAC\, Strada Viazza di Paradigna\, 1\, PARMA\, 43022\, Italia CATEGORIES:CSAC,mostre ATTACH;FMTTYPE=image/png:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2023/04/Antonio-sansoni-Rituali-dEuropa.png END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;TZID=Europe/Rome:20230530T000000 DTEND;TZID=Europe/Rome:20230731T000000 DTSTAMP:20240329T082503 CREATED:20230529T143335Z LAST-MODIFIED:20230630T092820Z UID:29747-1685404800-1690761600@www.sma.unipr.it SUMMARY:Il nuovo Orto Botanico DESCRIPTION:Aperta\, da martedì 30 maggio\, l’esposizione dei progetti di restauro e valorizzazione dell’Orto Botanico\, progetti di ampio respiro che puntano a fare dell’Orto Botanico dell’Università di Parma non solo un rinnovato giardino ma un polo culturale\, ambientale\, sostenibile\, risorsa e punto di riferimento per la città e non solo. \nDue sono gli interventi che\, nei prossimi mesi\, interesseranno l’area dell’Orto Botanico: \nil progetto di valorizzazione del giardino storico\, finanziato\, nell’ambito del progetto PNRR “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”\, del Ministero della Cultura. L’opera\, che riguarda la sistemazione del verde\, è finalizzata al rispetto della biodiversità\, minimizzando i costi di gestione idrica ed energetica. Il filo conduttore dell’intervento è la coerenza: le esigenze vegetazionali\, naturalistiche e ambientali delle piante sono prevalenti su altri aspetti e l’intero giardino deve poter agire da “ambasciata botanica” del territorio\, da piattaforma di dialogo per rinforzare l’educazione a un’osservazione non antropocentrica del mondo.\nIl progetto tiene in massima considerazione le esigenze ecologiche e naturalistiche del luogo\, minimizzando il consumo di suolo e riducendo l’impatto sugli apparati radicale che insistono sul giardino. L’intervento prevede il rifacimento dei percorsi\, la realizzazione di un impianto di irrigazione\, la creazione di nuove aiuole a bassi requisiti idrici\, la sistemazione delle roccere e zone umide\, l’edificazione di una nuova serra per poter esporre la collezione delle succulente\, oggi non visitabile.\nLa progettazione è a cura di A+C_Architettura e Città Studio Associato \nil progetto di restauro delle serre storiche e della Scuola di Botanica\, che si giova di un fondamentale impulso da parte di “Parma\, io ci sto!”\, è cofinanziato da Università di Parma\, Ministero dell’Università e della Ricerca\, Fondazione Cariparma e Gruppo Chiesi.\nGrazie agli sponsor\, verranno restaurate e ripristinate le Serre Ferdinandee (risalenti alla fine del Settecento) e l’ottocentesca Scuola di Botanica. Quest’ultimo edificio sarà destinato ad accogliere le collezioni di erbari storici\, la biblioteca storica e un piccolo museo botanico. Le serre borboniche saranno ripristinate nelle loro strutture originarie\, con l’eliminazione delle strutture postume e il ritorno al disegno originale della Scuola del Petitot. I nuovi impianti garantiranno il massimo risparmio energetico. Gli spazi non ospiteranno solo le piante\, ma saranno edifici polifunzionali\, in grado di essere utilizzati anche per esposizioni ed eventi. Accanto alle Serre Ferdinandee\, saranno aperti nuovi servizi al pubblico\, caffetteria\, luogo di incontro\, bookshop.\nLa progettazione è a cura di Studio Canali Associati \nI progetti sono stati presentati lunedì 29 maggio nella storica sede di via Farini alla presenza del Rettore\, Paolo Andrei\, del sindaco Michele Guerra\, del Direttore scientifico dell’Orto Botanico Renato Bruni\, del Presidente di Fondazione Cariparma Franco Magnani\, il Presidente di “Parma\, io ci sto!” Alessandro Chiesi e Giovanna Usvardi\, Global Communication & External Relations Head del Gruppo Chiesi\, oltre naturalmente ai progettisti Guido Canali e Paola Cavallini\, in rappresentanza dello Studio Canali Associati e di A+C_Architettura e Città Studio Associato \nDove: serre dell’Orto Botanico\, Strada Farini\, 90\nQuando: da martedì 30 maggio a fine luglio URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/il-restauro-e-la-valorizzazione-dellorto-botanico/ LOCATION:Orto Botanico\, via Farini 90\, Parma\, 43121\, Italia CATEGORIES:mostre,News,Orto Botanico ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2023/05/Cattura2.jpg ORGANIZER;CN="U.O. Sistema Museale di Ateneo":MAILTO:sistema.museale@unipr.it END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;VALUE=DATE:20230623 DTEND;VALUE=DATE:20230918 DTSTAMP:20240329T082503 CREATED:20230619T090359Z LAST-MODIFIED:20230710T104407Z UID:30018-1687478400-1694995199@www.sma.unipr.it SUMMARY:Anselmo Ballester. Volti ingombranti. DESCRIPTION:Sarà inaugurata allo CSAC\, Centro Studi e Archivio della Comunicazione\, venerdì 23 giugno alle ore 18\, la mostra “Anselmo Ballester. Volti ingombranti”.\n\nLa mostra costituisce una nuova tappa nella serie di esposizioni allestite nella Sala delle Colonne dell’Abbazia di Valserena caratterizzate dalla proposta di approfondimenti condotti da conservatori e collaboratori del Centro su temi specifici\, esito di approfondite ricerche in archivio e dalla particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e finanziaria\, resa possibile grazie alle diverse competenze culturali\, progettuali e tecniche presenti allo CSAC.\n\nLa mostra resterà aperta al pubblico fino al 17 settembre 2023.\n\n\nDove: Sala delle Colonne – CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione\,\nAbbazia di Valserena\nStrada Viazza di Paradigna\, 1 – Parma\nQuando: inaugurazione venerdì 23 giugno – ore 18.00\nOrari mostra: venerdì ore 9.00 -15.00; sabato e domenica ore 10.00-19.00\nInformazioni e prenotazioni: csac@unipr.it; servizimuseali@csacunipr.it; tel. +39 0521 903649 URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/anselmo-ballester-volti-ingombranti-la-mostra-allo-csac/ LOCATION:CSAC\, Strada Viazza di Paradigna\, 1\, PARMA\, 43022\, Italia CATEGORIES:CSAC,mostre,News ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2023/06/images.jpeg END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;TZID=Europe/Rome:20230930T080000 DTEND;TZID=Europe/Rome:20231001T170000 DTSTAMP:20240329T082503 CREATED:20230919T082322Z LAST-MODIFIED:20230928T090230Z UID:30893-1696060800-1696179600@www.sma.unipr.it SUMMARY:I like Parma: gli eventi allo CSAC DESCRIPTION:Sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre\, diverse iniziative allo CSAC in occasione dell’iniziativa “I like Parma. Un patrimonio da vivere“. \nSABATO 30 SETTEMBRE\nPer chiudere l’esposizione Andrea Branzi. Racconti di design e le attività svolte dal giorno della inaugurazione\, è stato definito un programma di incontri e visioni che consentono ulteriori approfondimenti rispetto al tema della mostra: \nore 15:30 – Laboratorio didattico per famiglie (bambini 6-11 anni accompagnati da un adulto) “Personaggio-oggetto-plastico: narriamo il design”. \nore 16:00 – Visita guidata alla mostra di Andrea Branzi a cura di Francesca Zanella\, con Francesca Picchi. \nore 17:30 – Andrea Branzi. Mostra in forma di prosa\, video\, produzione Triennale di Milano\, luglio 2022\, proiezione del video (durata 36 minuti). \nore 18:00 – Andrea Branzi\, La musica contemporanea e il suo spazio. Incontro con Martino Traversa e Nicoletta Morozzi\, modera Francesca Zanella. \nMaggiori informazioni. \nDOMENICA 1° OTTOBRE\nTra le mura dell’Abbazia di Valserena\, ex abbazia cistercense oggi sede del Centro Studi e Archivi della Comunicazione\, si celano centinaia di anni di storia e di cambiamenti. Attraverso una serie di divertenti attività rivolte alle famiglie\, potremo scoprire tutti i segreti che hanno caratterizzato la storia di questo monumento storico. \nore 16:00 – Visita e laboratorio didattico per famiglie (bambini 6-11 anni accompagnati da un adulto) “Viaggio nel tempo: alla scoperta dell’Abbazia di Valserena”. \nIn entrambe le giornate\, dalle 10 alle 19 sarà possibile visitare le due mostre “Andrea Branzi. Racconti di Design” e “Anselmo Ballester. Volti ingombranti” (eccezionalmente prorogata finno al 1° Ottobre 2023!) con biglietto a tariffa ridotta (5€). Tutti gli eventi sono inclusi nel prezzo del biglietto. \nInfo e prenotazioni:\nTel: 0521903649\nemail: servizimuseali@csacparma.it URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/i-like-parma-protagonista-lo-csac/ LOCATION:CSAC\, Strada Viazza di Paradigna\, 1\, PARMA\, 43022\, Italia CATEGORIES:CSAC,laboratori,mostre,News,visite guidate ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2023/09/I-Like-Parma-2023-Immagine_compressed-1.jpg END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;TZID=Europe/Rome:20231002T080000 DTEND;TZID=Europe/Rome:20231007T170000 DTSTAMP:20240329T082503 CREATED:20230928T171551Z LAST-MODIFIED:20230929T072812Z UID:31048-1696233600-1696698000@www.sma.unipr.it SUMMARY:Dal 2 al 6 ottobre\, per I Like Parma\, musei aperti e la mostra "Cristalli in metamorfosi" DESCRIPTION:Anche quest’anno il Sistema Museale di Ateneo\, nonostante la chiusura del Museo di Storia Naturale e dell’Orto Botanico legata ai lavori di riqualificazione\, aderirà alla manifestazione cittadina I Like Parma.\nDal 2 al 6 ottobre le scolaresche e tutti gli interessati potranno visitare gratuitamente i musei componenti il nostro Sistema\, accompagnati da guide esperte\, che li condurranno alla scoperta delle ricche collezioni possedute dall’Ateneo di Parma. \nOltre ai musei\, i visitatori potranno visitare presso il Parco Area delle Scienze\, la mostra “Cristalli in metamorfosi”\, allestita presso le aule espositive F e G del plesso 25 (Aule delle Scienze). \nI visitatori potranno accedere alla mostra dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 19:00\, l’accesso ai musei è invece subordinato a prenotazione da inoltrare a sistema.museale@unipr.it.  URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/i-like-parma-2023-campus/ LOCATION:Campus – Parco Area delle Scienze\, via delle Scienze\, Parma\, 43125\, Italia CATEGORIES:Campus - Parco Area delle Scienze,mostre,Museo Anatomico Veterinario Lemoigne,News,visite guidate ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2023/09/thumbnail_Cristalli-in-Mostra-1.jpg ORGANIZER;CN="U.O. Sistema Museale di Ateneo":MAILTO:sistema.museale@unipr.it END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;VALUE=DATE:20231014 DTEND;VALUE=DATE:20240415 DTSTAMP:20240329T082503 CREATED:20231003T085132Z LAST-MODIFIED:20240325T084939Z UID:31101-1697241600-1713139199@www.sma.unipr.it SUMMARY:Walter Albini: la mostra allo CSAC fino al 14 aprile DESCRIPTION:Csac – Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma\, inaugurata\,  sabato 14 ottobre 2023\, una mostra monografica volta a celebrare il genio\, la visione avanguardista e l’estro creativo di Walter Albini. \nLa mostra\, in programma fino al 23 dicembre\, intende restituire l’opera di Albini dagli esordi alle ultime collezioni realizzate nei primissimi anni Ottanta\, attraverso una selezione di materiali appartenenti al Fondo Archivistico Walter Albini conservato presso il Csac. \nIl Csac possiede infatti uno dei più esaustivi ed eterogenei fondi archivistici dello stilista\, comprensivo di circa cinquemila materiali progettuali; donato nel 1983 da Paolo Rinaldi e nel 1988 da Marisa Curti\, copre un arco cronologico che va dal 1967 circa al 1982.   \nI materiali progettuali spaziano dagli schizzi giovanili\, che presentano già in nuce la poetica dello stilista\, ai bozzetti preparatori\, sino ai disegni destinati alla progettazione delle Collezioni. Unitamente ai materiali elencati in mostra sarà presente una selezione di fotografie destinate alla promozione delle collezioni\, fotografie di sfilata e materiale pubblicitario. \nQuando: 14 ottobre – 23 dicembre\nDove: CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione\, Abbazia di Valserena\, Via Strada Viazza Paradigna\, 1 URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/walter-albini-la-mostra-dal-14-ottobre/ LOCATION:CSAC\, Strada Viazza di Paradigna\, 1\, PARMA\, 43022\, Italia CATEGORIES:CSAC,mostre,News ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2023/10/Mostra-Albini-CSAC-immagine-notizia-3.jpg END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;TZID=Europe/Rome:20240401T000000 DTEND;TZID=Europe/Rome:20240401T190000 DTSTAMP:20240329T082503 CREATED:20231201T114235Z LAST-MODIFIED:20240328T090626Z UID:32118-1711929600-1711998000@www.sma.unipr.it SUMMARY:Ultimi giorni per visitare la mostra "Impronte. Noi e le piante" DESCRIPTION:Visitare una mostra e ritrovarsi a sfogliare un album di famiglia\, in cui a prendere vita sotto i nostri occhi non sono i ricordi privati ma le memorie collettive e cangianti dei nostri rapporti con le piante nel corso di oltre 6 secoli. A Parma\, nella splendida cornice di Palazzo del Governatore\, sabato 13 gennaio 2024 apre al pubblico Impronte. Noi e le piante\, esposizione unica nel suo genere che ripercorre in oltre 200 oggetti figurativi (erbari storici\, illustrazioni botaniche\, stampe in nature printing e xiloteche\, ma anche fotografie moderne e immagini ad alta tecnologia) il rapporto inesauribile che lega umanità e natura\, botanica e immagini\, scienza e arte. \nRealizzata dall’Università di Parma in collaborazione con il Comune di Parma e il sostegno di Fondazione Cariparma\, Gruppo Chiesi e Gruppo Davines\, Impronte dipana nelle sue 10 sezioni il filo della memoria naturale che da sempre l’uomo cerca di cogliere e fissare\, dalla carta degli erbari alle odierne immagini satellitari dei censimenti arborei\, passando per illustrazioni\, taccuini\, modellini e persino risonanze magnetiche e sguardi ai raggi X. Al centro\, ideale e concreto raccordo tra le epoche\, l’installazione audiovisiva Artificial Botany\, a cura di fuse*\, che esplora suggestioni e capacità espressive delle illustrazioni botaniche classiche attraverso l’uso di moderni algoritmi di apprendimento automatico. \nLa mostra – visitabile gratuitamente fino all’1 aprile\, da mercoledì a domenica dalle 10 alle 19\, festivi inclusi – prevede anche visite guidate\, laboratori didattici prenotabili riservati a giovani esploratori accompagnati dai propri insegnanti e un concorso per giovani illustratori\, intensificando così il dialogo – mai interrotto – tra Parma e la sua Università. Un rapporto oggi ancora più profondo grazie all’avvio dei lavori di ristrutturazione dell’Orto Botanico\, oggetto di un significativo recupero volto a renderlo uno dei fulcri cittadini e nazionali su cui imperniare comunicazione scientifica\, educazione e ricerca condivisa\, soprattutto sui temi della cultura vegetale in ogni sua declinazione umanistica e scientifica. Nel progetto di recupero l’Ateneo è affiancato da istituzioni e realtà private del territorio: Ministero dell’Università e della Ricerca\, Ministero della Cultura\, Fondazione Cariparma\, Gruppo Chiesi e “Parma\, io ci sto!” \nMolte opere esposte portano alla luce i rapporti tra immaginario botanico e città\, dagli erbari di personaggi illustri decisi a dare il giusto valore al sapere botanico (come Luigi Gardoni\, il cui omonimo erbario farmaceutico è stato riportato alla luce solo nel 2014 dopo una permanenza silente negli armadi dell’Orto Botanico lunga più di un secolo)\, alla “donazione regale” di modelli di funghi in cera acquistati da Maria Luigia d’Austria proprio per l’Orto Botanico\, passando per storie\, notizie e curiosità contenute nell’altrettanto nutrito universo digitale composto da QR-code e video. \nRicca e varia la provenienza dei materiali\, che oltre a prestatori locali ha coinvolto strutture estere (Real Jardin Botanico di Madrid) e di prim’ordine in Italia (Orti Botanici di Padova\, Bologna\, Pavia\, Erbario Centrale Italiano di Firenze ed Enti Oliveriani di Pesaro\, tra gli altri). Al centro del percorso espositivo\, tuttavia\, vi è la raffigurazione scientifica delle piante e la sua trasformazione di stile\, di percezione\, di obiettivi: un percorso che usa la leva della bellezza per mostrare quanto sia cambiato nei secoli il nostro modo di guardare le piante e\, con esso\, la nostra opinione su di esse. \n“Si usa spesso l’espressione plant blindness per indicare la nostra scarsa capacità di notare le piante nella vita di tutti i giorni”\, spiega Renato Bruni\, direttore scientifico dell’Orto Botanico di Parma e responsabile del progetto scientifico della mostra. “Impronte nasce per evidenziare come invece studiosi e ricercatori abbiano sviluppato nei secoli una grandissima capacità di osservazione verso questi organismi\, scoprendone gradualmente caratteristiche e peculiarità. A mancare sino ad ora è stata la ribalta\, l’esposizione completa del fotoromanzo che la scienza ha costruito in secoli di botanica\, un piano sequenza per capire quanto sia cambiata la risposta a una domanda solo apparentemente innocua: “che cos’è una pianta?” Si tratta di una risposta agevolata dallo strumento visuale e dal suo portato simbolico: le immagini scientifiche delle piante sono bellissime e capaci di trasmettere concetti complessi nell’emozione di un attimo”. \nLe dieci sezioni\nArticolate in un percorso che occupa i 570 mq degli spazi espositivi situati al primo piano del Palazzo del Governatore\, le dieci sezioni in cui è organizzata la mostra accompagnano i visitatori in un viaggio nel tempo tra isole di sapere\, muovendosi tra gli estremi di un utilitarismo vecchio e nuovo che attraverso la rappresentazione vegetale approda sugli arcipelaghi delle scienze e delle arti: \n1.         L’epoca del disegno – tra decoro e studio\n2.         L’illustrazione scientifica – tra estetica e identità\n3.         A scuola di botanica – le immagini di veri saperi\n4.         Il mondo delle illustratrici – una porta verso la scienza\n5.         Le collezioni di Parma – una capsula del tempo che si apre\n6.         L’epoca della tecnologia – immagini seriali e oggettività\n7.         Fotografie e nuovi occhi – le piante oltre il visibile\n8.         Le piante e il mondo – organismi che interagiscono\n9.         Le immagini olistiche – oltre la semplice forma\n10.       Le foto di gruppo – noi e le piante in città\, nei campi\, nei boschi \nDalle riproduzioni calligrafiche all’agricoltura di precisone\, dagli erbari medioevali alla tomografia a emissione di positroni\, Impronte traccia la parabola temporale della relazione tra uomo e natura\, mostrandone tutte le declinazioni. Una mano\, anzi\, una manicula\, lo sottolinea fin dall’inizio del percorso espositivo: è quella disegnata da un ignoto lettore a margine della copia dell’Hortus Sanitatis di Johannes da Cuba (1548)\, un segno di evidenziatore ante litteram che a distanza di secoli lascia dietro di sé un’impronta ancora ben visibile\, e da cui partire. \nEcco quindi farsi strada gli erbari ad uso di medici e farmacisti\, dominati da un approccio realistico e una precisa funzione\, le tavole tratte da atlanti destinati al riconoscimento “professionale” delle erbacce da estirpare lungo le ferrovie\, ma anche i cataloghi di campioni di colore da abbinare a precise varietà e specie botaniche come l’originalissimo Répertoire de couleurs pour aider à la détermination des couleurs des fleurs\, des feuillages et des fruits che unisce esperienze e necessità di floricoltori\, artisti e scienziati. È anche grazie a una simile varietà di applicazioni che si rende necessario un avanzamento nella ricerca sulle tecniche di impressione\, litografia e galvanotecnica su tutte\, che unito alla fascinazione artistica per l’illustrazione botanica conduce rapidamente alla sua commercializzazione\, traghettandola nella modernità. Riproduzioni in serie\, stampe\, ma anche tracce di avvincenti spy-stories legate a furti e diritti di proprietà aggiungono preziosi e inimmaginati tasselli al complesso mosaico creato delle opere in mostra. Tra queste\, le rarissime riproduzioni calligrafiche di funghi in cera\, i modellini Brendel in papier mâché e le “carte di identità” lignee degli alberi\, le xiloteche o holzbuch\, che insieme contribuiscono a descrivere il superamento dalla conoscenza delle piante per mero riconoscimento verso una dimensione più ampia\, che contempla aspetti fisiologici\, ecologici e persino agronomici. \nOggetto di interesse sempre crescente\, la rappresentazione naturalistica investe anche la sfera professionale femminile\, perché è proprio passando per la porta dell’illustrazione botanica che molte donne hanno potuto accedere al mondo delle scoperte scientifiche\, storicamente dominato dal genere maschile. Un percorso lungo e non privo di ostacoli – ben sintetizzato dal video appositamente realizzato con la collaborazione del Museo Botanico dell’Università di Padova – ma colmo di grande bellezza\, la stessa che emana dalle opere originali sette-ottocentesche di Maria Sybilla Merian\, Dissertatio de generatione et metamorphosibus insectorum Surinamensium\, Elizabeth Blackwell\, A curious herbal\, e Rosalba Bernini\, di cui sono esposte alcune tavole. \nImpronte. Noi e le piante offre anche un dovuto momento di riflessione sul patrimonio di documenti storici custoditi dall’Università e da varie istituzioni cittadine (Biblioteca Palatina\, Fondazione Cariparma\, Convitto Nazionale Maria Luigia). È qui che diventano protagonisti materiali inediti o raramente esposti al pubblico (come\, oltre all’erbario Gardoni\, gli erbari Berta\, Guatteri e Jan) e il percorso conduce i visitatori alla scoperta delle nuove tecnologie impiegate per la rappresentazione delle piante. Dalle prime riproduzioni fotografiche ottenute a fini scientifici\, come quelle esotiche tratte da Asiatic Palms durante le campagne botaniche di Odoardo Beccari nel Borneo\, passando per le immagini ottenute con tecniche microscopiche\, le opere esposte esplorano un presente che corre veloce verso nuovi traguardi. Lo raccontano gli incredibili ritratti spettrografici condotti sulle piante per accelerare la selezione agronomica e le fotografie di scienziati-artisti contemporanei come Craig Burrows\, Igor Siwanovicz\, Rob Kesseler e Jan Martinek\, al contempo strumenti sperimentali di ricerca e vincitrici di premi fotografici internazionali. \nL’ultima sezione\, una prospettiva ampia e scientificamente accurata\, si apre svelando le illustrazioni moderne capaci di allargare lo sguardo dal particolare al generale\, proprio come in una foto di gruppo. Microscopie\, infrarossi\, ultravioletti\, radar\, immagini satellitari\, time lapse\, risonanze\, fluorescenze offrono la cornice ideale per riflettere sui temi che caratterizzano la nostra contemporaneità\, dal cambiamento climatico alla qualità dell’aria\, dalla sostenibilità agricola alla gestione del verde urbano e forestale. Grazie a queste nuove visioni molte conoscenze sono state approfondite e amplificate\, portando le piante da viventi “inanimati” a organismi centrati su complessità e interazione\, indispensabili alla nostra vita nelle città e sul pianeta. Questa nuova era delle immagini ci ha rivelato che le piante hanno bisogni che non possiamo più ignorare\, anche perché sono ora sotto i nostri occhi. \nL’installazione: Artificial Botany\nRaccordo tra le due macrosezioni in cui è strutturata la mostra e opera in continua evoluzione\, Artificial Botany condensa la bellezza delle immagini con la potenza della tecnologia dando vita a un’installazione audiovisiva ipnotica in cui la fluidità del processo vitale della pianta viene rappresentata a partire da una serie di illustrazioni botaniche d’epoca.\nRaccolte dagli archivi digitali opensource di illustratori di metà XIX secolo\, queste illustrazioni sono diventate il materiale didattico per un particolare sistema di apprendimento automatico chiamato GAN (Generative Adversarial Network) che attraverso una fase di allenamento è in grado di ricreare nuove immagini artificiali con elementi morfologici estremamente simili alle immagini di ispirazione ma con dettagli e caratteristiche che sembrano far emergere una reale rappresentazione umana. La macchina rielabora il contenuto creando un nuovo linguaggio\, catturando le informazioni e le qualità artistiche dell’uomo e della natura. \nLaboratori e visite guidate\nScienza e arte da vedere\, conoscere e sperimentare. Fedele alla propria vocazione di apertura e scambio con il pubblico\, l’Università di Parma arricchisce l’offerta espositiva di Impronte organizzando un ricco calendario di laboratori (a cura di Esperta) e visite guidate (a cura di Artificio). 50 appuntamenti – prenotabili attraverso il sistema museale di Ateneo – rivolti a studenti grandi e piccoli\, dalle elementari alle superiori\, in cui divertirsi a scoprire tutti i segreti della lunga storia della rappresentazione botanica. Pensate per gli adulti sono invece le speciali visite guidate durante alcuni fine settimana\, per approfondire i temi affrontati nelle dieci sezioni dell’esposizione\, tra aneddoti e curiosità. \nIl concorso: Impronte OFF\nUn concorso di illustrazione aperto a giovani disegnatori\, una mostra / happening che andrà ad arricchire il percorso espositivo e due incontri fuori città per far conoscere l’Orto Botanico di Parma non solo come luogo di studio ma anche come polo aggregativo innovativo\, pensato per le nuove generazioni. Il programma Impronte Off – ideato da Interno Verde e promosso dall’associazione “Parma\, io ci sto!” – affiancherà la mostra coinvolgendo studenti e professionisti under35\, contribuendo così a far conoscere alle ragazze e ai ragazzi il ruolo che l’Orto Botanico assumerà per il territorio.\nIl bando del concorso di illustrazione\, declinato sul tema della botanica fantastica\, verrà pubblicato lunedì 18 dicembre sul sito www.internoverde.it e resterà aperto fino a domenica 28 gennaio. Verranno selezionati dieci finalisti che esporranno i propri lavori all’interno di Impronte. Ulteriori appuntamenti volti a esplorare le potenzialità della rappresentazione botanica saranno organizzati tra febbraio e marzo sia a Milano che a Bologna. \nL’Orto Botanico di Parma\nGià nel Seicento esisteva un Giardino dei Semplici presso l’antica sede universitaria in Borgo degli Studi\, dedicato alla coltivazione di erbe medicinali. L’insediamento attuale di via Farini fu istituito nel 1770 grazie al lavoro di Giambattista Guatteri. Le caratteristiche serre settecentesche\, probabile progetto di un allievo dell’architetto di corte Ennemond-Alexandre Petitot\, furono terminate nel 1793. A Guatteri si deve la scelta di un orientamento sperimentale di impianto naturalistico\, ispirato a quello dell’Università di Padova: studio dal vivo\, floristica del territorio\, acclimatazione in serra di piante esotiche\, scambi con altri orti secondo una pratica che permane tuttora.\nA seguito del trasferimento di tutte le attività di ricerca al Campus universitario\, a partire dal 1980 la vocazione inizia a mutare. Da luogo in cui la scienza viene prodotta\, gradualmente l’Orto assume i tratti di una piattaforma in cui la scienza viene raccontata. Dopo un lungo periodo di oblio\, da alcuni anni l’Orto Botanico ha ritrovato un ruolo di primo piano nelle politiche dell’Università di Parma. Luogo emblematico e identitario per la comunità\, ospitando varie collezioni di pregio racchiude in sé la tradizione scientifica e ambientale del territorio. Il suo futuro è di uscire dalla staticità dell’hortus conclusus poco accessibile al pubblico\, divenendo invece punto preferenziale per la comunicazione scientifica\, l’educazione e la ricerca sui temi ambientali\, della biodiversità e della sostenibilità.\nL’Orto è al centro di un’iniziativa di restauro e riqualificazione\, in cui l’Ateneo è affiancato da istituzioni e realtà private del territorio\, mirata a sfruttare le collezioni in chiave moderna per sensibilizzare sui benefici delle piante alla vita umana e al contempo ricostruire la memoria storica dell’Orto\, recuperando essenze e collezioni presenti nel catalogo redatto all’epoca della sua fondazione. La nuova struttura avrà la medesima vocazione di questa mostra: raccontare la storia dei giusti rapporti necessari tra noi e le piante. \nImpronte. Noi e le piante è realizzata dall’Università di Parma in collaborazione con il Comune di Parma\, il sostegno di Fondazione Cariparma\, Gruppo Chiesi e Gruppo Davines e con il patrocinio e la collaborazione dell’Università di Padova\, le Scienze e National Geographic. \nLE DICHIARAZIONI \n“Impronte. Noi e le piante rappresenta per l’Università di Parma una sorta di “manifestazione d’intenti” verso la città. Con fondi propri e col fondamentale supporto del territorio\, in un “gioco di squadra” in cui crediamo moltissimo\, l’Ateneo ha da alcuni anni avviato per l’Orto Botanico e per il Museo di Storia Naturale un importante percorso di riqualificazione\, che proprio nel 2024 entra nel vivo con l’apertura dei cantieri. Questi due luoghi si apprestano a riacquisire il ruolo centrale che loro spetta nel tessuto culturale cittadino. I temi attorno ai quali gravita questo percorso sono i medesimi alla base dell’allestimento pensato per Palazzo del Governatore: le parole chiave sono dialogo\, contaminazione\, sostenibilità\, complessità\, coinvolgimento\, scoperta. Questa mostra rappresenta quindi un traguardo importante\, sia nei termini tangibili di un’esposizione sia in quelli immateriali ma non meno potenti della sintesi progettuale” – Paolo Martelli\, Rettore dell’Università di Parma \n“Palazzo del Governatore si trasformerà in una wunderkammer affollata di 200 elementi che schiuderanno minuti particolari botanici grazie ad una nuova e felice collaborazione tra istituzioni culturali pubbliche e illuminate realtà imprenditoriali del territorio. Per Parma si tratta anche della rivelazione di una raccolta appassionata che è andata a sostanziare gli Erbari Gardoni\, Berta\, Guatteri e Jan custoditi dall’Orto Botanico che\, per la prima volta esposti insieme\, raccontano di una privilegiata relazione della città con l’illustrazione ottocentesca ed un vivo interesse per il sapere botanico. Si tratta di un percorso saprà che saprà affascinare con romantiche impronte fané che hanno attraversato i secoli\, con le indagini stupefacenti che sanno tracciare i moderni imaging\, ma soprattutto che lascerà ai visitatori una domanda urgente e contemporanea: quali impronte stiamo lasciando?” – Lorenzo Lavagetto\, Vicesindaco e Assessore a Cultura e Turismo del Comune di Parma \n“Questo progetto espositivo ci consente di rimettere a fuoco il difficile equilibrio tra uomo e natura. Impronte. Noi e le piante consentirà alla collettività\, specialmente alle giovani generazioni\, di consolidare conoscenza e consapevolezza sul patrimonio botanico del nostro territorio\, anche grazie alla messa in rete di tutti quei luoghi che ad oggi ne tengono traccia e che rivivranno in ottica di sistema nei nuovi spazi espositivi dell’Orto Botanico. Questa mostra entra di diritto anche all’interno dell’iniziativa didattica di Fondazione Cariparma A scuola nei Musei che da oltre 20 anni si rivolge a tutti gli istituti scolastici del nostro territorio. Il pianeta è la nostra casa\, da sempre. Per poter contribuire alle sfide globali dobbiamo prima di tutto fare la nostra parte sul territorio che abitiamo\, salvaguardando la storia e la biodiversità locale\, per progettarne il futuro. Insieme” – Franco Magnani\, Presidente della Fondazione Cariparma \n“Abbiamo apprezzato da subito il progetto Impronte. Innanzitutto\, perché la mostra di Palazzo del Governatore contribuirà a valorizzare un patrimonio importante della città di Parma: l’Orto Botanico\, che custodisce un importante corpus culturale\, di cui l’Erbario Gardoni è un esempio\, ed è un luogo deputato alla conoscenza scientifica. In secondo luogo\, perché riteniamo che Impronte rappresenti lo sviluppo coerente di un percorso che abbiamo intrapreso a partire dal 2020\, con i progetti Pharmacopea prima e L’Arte della Cura poi. Il tema è la riscoperta dell’identità chimico-farmaceutica del nostro territorio. Come Società Benefit e certificata B Corp\, siamo orgogliosi di contribuire alla realizzazione di questa mostra\, per tenere alta l’attenzione sul legame tra scienza e botanica e sull’Orto Botanico cittadino” – Alessandro Chiesi\, Presidente del Gruppo Chiesi \n“Tra ciò che non possiamo vedere delle piante ci sono le radici; senza dubbio quelle del Gruppo Davines sono profondamente radicate nelle tradizioni farmaceutiche e speziali della nostra città. Dopo il progetto Pharmacopea\, con il quale abbiamo fatto rivivere insieme al Gruppo Chiesi un percorso che va dall’Orto Botanico all’Antica Farmacia S. Filippo Neri\, sono felice di aver contribuito alla nascita di un altro “prodotto culturale” che è in sintonia con la storia e l’impegno della mia famiglia\, a partire dalle prime attività di mia madre Silvana\, che oltre 40 anni fa iniziò una ricerca all’avanguardia sui migliori principi attivi cosmetici delle piante. Le riflessioni che emergono dalla mostra sui colori come declinazioni della bellezza e sulla pianta intesa come realtà unitaria olistica possiedono un fascino unico\, che accompagnerà i visitatori nella ri-scoperta della storia chimico-farmaceutica di Parma” – Davide Bollati\, Presidente del Gruppo Davines. \nL’ingresso alla mostra è gratuito e senza prenotazione. \nPrenotazioni per le scuole\, le famiglie e gli adulti. \nInformazioni sulla mostra \nColophon URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/impronte-noi-e-le-piante-conferenza-stampa-di-presentazione-della-mostra/ LOCATION:Palazzo del Governatore\, Piazza Garibaldi\, Parma\, PR\, 43121\, Italia CATEGORIES:Conferenza stampa,Laboratorio Aperto - Complesso di San Paolo,mostre,News ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2023/12/Mostra-Imponte-Immagine-in-evidenza-3-2.jpg ORGANIZER;CN="U.O. Sistema Museale di Ateneo":MAILTO:sistema.museale@unipr.it END:VEVENT END:VCALENDAR