BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 PRODID:-//Sistema Museale di Ateneo - ECPv6.3.3.1//NONSGML v1.0//EN CALSCALE:GREGORIAN METHOD:PUBLISH X-WR-CALNAME:Sistema Museale di Ateneo X-ORIGINAL-URL:http://www.sma.unipr.it/it/ X-WR-CALDESC:Eventi per Sistema Museale di Ateneo REFRESH-INTERVAL;VALUE=DURATION:PT1H X-Robots-Tag:noindex X-PUBLISHED-TTL:PT1H BEGIN:VTIMEZONE TZID:Europe/Rome BEGIN:DAYLIGHT TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 TZNAME:CEST DTSTART:20210328T010000 END:DAYLIGHT BEGIN:STANDARD TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 TZNAME:CET DTSTART:20211031T010000 END:STANDARD BEGIN:DAYLIGHT TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 TZNAME:CEST DTSTART:20220327T010000 END:DAYLIGHT BEGIN:STANDARD TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 TZNAME:CET DTSTART:20221030T010000 END:STANDARD END:VTIMEZONE BEGIN:VEVENT DTSTART;TZID=Europe/Rome:20210630T120000 DTEND;TZID=Europe/Rome:20220930T170000 DTSTAMP:20240328T173532 CREATED:20210729T072729Z LAST-MODIFIED:20221128T150519Z UID:18263-1625054400-1664557200@www.sma.unipr.it SUMMARY:I Musei sono online: il portale di Parma su Google Arts & Culture DESCRIPTION:Un progetto molto ambizioso quello sviluppato con Google Arts & Culture\, piattaforma del Google Cultural Institute. Un immenso spazio virtuale in cui navigare fra storie\, immagini\, oggetti.La piattaforma di Google\, che comprende circa 2 mila istituzioni culturali in tutto il mondo\, ha lo scopo di rendere la cultura\, nelle sue molteplici manifestazioni\, accessibile a tutti\, al di là degli spazi e del tempo. \nQuattro i percorsi tematici del portale Google Arts & Culture per Parma: Arte\, Musica\, Cultura del cibo\, Artigianato.  \nLa nostra città è rappresentata da più di 17mila le immagini di musei e collezioni\, 30 i luoghi digitalizzati e resi in 3D con Street View con le tecnologie più innovative di Google. \nUn’occasione straordinaria per Parma e il suo patrimonio che diventano ora una vetrina digitale di immagini e contenuti aperta a tutto il mondo \nLa presentazione del progetto è avvenuta nella mattinata di mercoledì 28 luglio con una conferenza stampa a cura di Michele Guerra\, Assessore alla Cultura del Comune di Parma\, Enrico Bellini\, Government Affairs & Public Policy Manager\, Italia e Malta\, Google\, Monica Lanaro\, Country Coordinator\, Google Arts & Culture\, Italia e Grecia e Francesca Velani\, Coordinatrice dei Progetti e Strategie Culturali di Parma 2020+21. \nL’Università di Parma ha accolto con vivissimo interesse e molto entusiasmo la richiesta di collaborazione di Google Arts & Culture nella considerazione di essere custode di un vasto\, unico e prezioso patrimonio che tuttavia non ha ancora avuto la possibilità di essere conosciuto dal grande pubblico. Da oggi\, milioni di persone in tutto il mondo\, potranno\, al di là di ogni limite spaziale\, ammirare tesori ancora nascosti. \nLa nostra città ha avuto la meritata fortuna di essere eletta Capitale italiana della Cultura per il 2020 e 2021. Purtroppo la diffusione dell’epidemia di Covid 19 ha costretto lo staff di Google e quello del Sistema Museale dell’Università a rivedere le modalità e i tempi per la realizzazione del progetto. Solo un anno dopo\, rispetto alla prima pianificazione\, il progetto ha visto completata la sua attuazione. \nL’Università ha vissuto la realizzazione del progetto di Google Arts & Culture come una straordinaria opportunità di valorizzazione del proprio considerevole patrimonio museale che\, d’ora in poi\, sarà da tutti fruibile con un semplice click. \nQuesto percorso di valorizzazione si snoda fra centinaia di opere\, oggetti\, manufatti\, reperti\, immagini fino ad ora fruibili solo all’interno delle strutture museali. \nEsplora i Musei dell’Ateneo su Google Arts & Culture: ora è possibile vedere da vicino la Collezione ceroplastica e le maschere di Tenchini del Museo di Biomedicina\, passeggiare fra i reperti paleontologici dell’antico mare padano\, assistere agli esperimenti della Mostra Permanente Microcosmo con Vista\, osservare nel dettaglio i preparati anatomici del Museo di Medicina Veterinaria\, toccare\, quasi con mano\, le campane con gli animali tassidermizzati di padre J.B. Fourcault nel Museo di Storia Naturale \, percorrere i sentieri dell’ Orto Botanico\, sfogliare le fragili pagine degli antichi erbari\, ripercorrere la storia del computer e tanto altro ancora… \nGoogle Arts & Culture è accessibile da tutti i devices via web o con l’omonima app (sviluppata sia per IOS che per Android). \nSono 33 i partner istituzionali\, della città e del territorio\, che hanno aderito al progetto di Google Arts & Culture: \nAcademia Gastronomica Barilla\, APE Parma Museo\, Archivio Storico Barilla\, Casa della Musica\, Casa Natale e Teatro Giuseppe Verdi\, Castello dei Burattini – Museo Giordano Ferrari\, Collezione Barilla D’Arte Moderna\, Complesso Monumentale della Pilotta\, Complesso di San Giovanni Evangelista\, Fabbriceria della Cattedrale\, Fondazione Cariparma – Palazzo Bossi Bocchi\, Fondazione Magnani-Rocca\, Fondazione Museo Ettore Guatelli\, Fondazione Museo Glauco Lombardi\, Fondazione Teatro Regio\, Labirinto della Masone\, Museo Casa Barezzi\, Museo d’arte cinese ed etnografico\, Museo del Culatello di Zibello\, Museo del Duomo di Fidenza\, Museo del Parmigiano Reggiano\, Museo del Pomodoro\, Museo del Prosciutto di Parma\, Museo del Salame di Felino\, Museo del Vino\, Museo della Pasta\, Museo Renata Tebaldi\, Palazzo Ducale del Giardino\, Pinacoteca Stuard\, Reggia di Colorno\, Rocca Meli Lupi di Soragna\, Rocca Sanvitale di Fontanellato\, Sistema Museale Università di Parma.  \nPer altre informazioni vai al Google Blog Italia e al blog internazionale di tutta Google The Keyword. \n  URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/i-musei-si-presentano-online-il-portale-di-parma-su-google-art-culture/ LOCATION:PR CATEGORIES:News,Parma 2021 ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2021/07/Google-Art-Culture-immagine-1_compressed.jpg END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;TZID=Europe/Rome:20220708T120000 DTEND;TZID=Europe/Rome:20221001T120000 DTSTAMP:20240328T173532 CREATED:20220708T124216Z LAST-MODIFIED:20221128T150303Z UID:22762-1657281600-1664625600@www.sma.unipr.it SUMMARY:All’Orto Botanico 2 milioni di euro del PNRR per il restyling DESCRIPTION:Due milioni di euro per il restyling dell’Orto Botanico dell’Università di Parma. Il nostro Orto Botanico\, classificato in tredicesima posizione nella graduatoria nazionale\, ha infatti ottenuto un finanziamento all’interno della linea di investimento PNRR “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”\, sostenuto dall’Unione Europea – NextGenerationEU. \n\n\n\nLe attività previste\, che rientrano in una più ampia strategia di valorizzazione e di apertura alla città dell’Orto Botanico\, consentiranno una sistemazione e un parziale ridisegno dell’area destinata a giardino\, nonché la riqualificazione completa dell’offerta anche a livello comunicativo. A questo si aggiunge la creazione di una serra dedicata alla collezione di piante succulente\, che pur essendo la più rilevante tra quelle ospitate nella struttura con oltre 2000 specie\, non risulta attualmente fruibile al pubblico. \n\n\n\nIl progetto\, frutto del lavoro congiunto di molte competenze presenti in Ateneo\, aveva come obiettivo quello di esprimere la profondità dei giardini storici in chiave integrata e centrata sui fruitori\, amalgamando in un’unica voce aspetti botanici\, zoologici\, naturalistici\, paesaggistici\, culturali\, storici\, estetici e sociali spesso illustrati e vissuti separatamente. \n\n\n\nL’intervento svilupperà tre direttrici interdipendenti: \n\n\n\n– ridisegno parziale del giardino in chiave di esigenza idrica minima e massimizzazione della biodiversità con introduzione di nuove collezioni e il ripristino delle collezioni storiche già presenti al momento della sua fondazione nel 1790;– innalzamento degli standard gestionali per garantire nel tempo l’identità storica del giardino; \n\n\n\n– miglioramento dell’esperienza di visita e adozione di nuovi stili comunicativi per avvicinare nuovi pubblici. \n\n\n\nNel dettaglio\, si prevede la creazione di una nuova serra di 130 mq a massima sostenibilità\, di una serra di 15 mq per insettivore\, di una siepe mista di 400 mq per schermare il rumore proveniente da Strada Martiri della Libertà\, di aiuole ad alta biodiversità per circa 800 mq\, di un’area di accoglienza visitatori separata rispetto al corpo del giardino. Parallelamente si provvederà al ridisegno dei 2000 mq del giardino all’inglese in modalità a bassa manutenzione e al recupero di collezioni andate smarrite\, rinsaldando l’identità storica del luogo. Gli interventi genereranno nuovi percorsi di visita basati sull’equilibrio tra componente multimediale/digitale ed esperienza diretta\, aumentando la dimensione del paesaggio visivo\, olfattivo\, sonoro e tattile. \n\n\n\nSi prevede inoltre il restauro conservativo di fontane\, aiuole in pietra\, muro di cinta e vialetti interni. Si realizzeranno un impianto di irrigazione per tutti gli 11.000 mq dell’Orto e uno per l’alimentazione delle acque interne (zone umide\, fontane) con recupero di acque piovane. Riqualificando l’esistente verranno creati due nuovi percorsi al posto di sentieri attualmente inerbiti\, preclusi a persone con ridotta mobilità. Più alberi storici verranno messi in sicurezza tramite approcci di arboricoltura moderna tesi a prolungarne la vita\, da illustrare al pubblico come corretto modello di gestione della componente arborea urbana. \n\n\n\nCon il sostegno della componente accademica\, l’Orto Botanico diventerà una palestra di comunicazione\, un luogo in cui le scoperte sono illustrate in modo orizzontale e partecipato\, facilitando l’interazione con la natura e la discussione tra fruitori e gestori. Saranno realizzate esperienze di visita\, didattiche e di engagement\, da introdurre gradualmente anche negli anni successivi alla conclusione delle attività progettuali e dedicate ai servizi ecosistemici e sociali del verde urbano\, al disvelamento di elementi intangibili ad occhio nudo\, alla complessità delle interazioni animali-piante\, uomo incluso. \n\n\n\nQuesto consentirà di confrontare gli effetti di diversi stili di gestione del verde nei requisiti idrici\, nella mitigazione di isole di calore\, nell’assorbimento di agenti inquinanti e nell’accoglienza della biodiversità. Quest’ultimo tratto includerà iniziative di citizen-science nel monitoraggio di micro e mesofauna in suoli\, prati e alberi\, confrontando zone diverse dell’orto e in altre zone della città col sostegno delle scuole. Tramite l’uso di microfoni\, fotocamere\, micro fototrappole\, misurazioni dendrocronologiche e  centraline in grado di monitorare la fisiologia vegetale si genereranno flussi di dati per illustrare ai visitatori aspetti scientifici che sfuggono all’osservazione non guidata. \n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n  URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/allorto-botanico-2-milioni-di-euro-del-pnrr-per-il-restyling/ LOCATION:PR CATEGORIES:Dove,News,Orto Botanico ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2022/07/Orto-Botanico-immagine-in-evidenza.jpg END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;TZID=Europe/Rome:20220928T170000 DTEND;TZID=Europe/Rome:20220929T190000 DTSTAMP:20240328T173532 CREATED:20220920T111410Z LAST-MODIFIED:20220920T121151Z UID:23430-1664384400-1664478000@www.sma.unipr.it SUMMARY:28-29 settembre: al Museo di Storia Naturale Terza azione del BESTIARIO | Femminile Animale di Lenz DESCRIPTION:Mercoledì 28 e giovedì 29 settembre\, alle 17 e alle 19\, si terrà nel Corridoio del Rettorato e nel Museo di Storia Naturale della Sede Centrale dell’Ateneo la pièce site-specific UMANO\, DISUMANO\, POSTUMANO / Geosofie Sensibili – disegno sonoro di Andrea Azzali\, una produzione di Lenz Fondazione\, preview dello storico Festival di Lenz Natura Dèi Teatri. \n\n\n\nPercorso fondativo del progetto Lenz 2022/2024 Geosofie e Bestiari\, BESTIARIO | Femminile Animale\, è una serie di 12 AZIONI | PARENTELE\, a cura di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto\, intesa a ricercare sodalizi intellettuali e affettivi tra artist*\, nell’intento di esplorare nuovi modelli performativi naturalculturali\, ibridando filosofia\, mitologia\, scienze e arti. \n\n\n\nDopo la danzatrice Annamaria Ajmone e la musicista Stefania ?Alos Pedretti\, la terza parentela vede impegnata nella residenza/persistenza a Lenz Teatro Monica Barone\, danzatrice dotata di una grande sensibilità performativa maturata nel rapporto con la propria specificità fisica\, già interprete di tre creazioni di Lenz: Paradiso (2017)\, Iphigenia in Tauride_Ich bin stumm (2019)\, e di Pupilla\, terzo paragrafo della recente Orestea (2021). \n\n\n\nEsito della residenza sarà la pièce site-specific UMANO\, DISUMANO\, POSTUMANO / Geosofie Sensibili – disegno sonoro di Andrea Azzali\, produzione Lenz Fondazione – che si svolgerà nel Corridoio del Rettorato e nel Museo di Storia Naturale della Sede Centrale in via Università 12 il 28 e il 29 settembre\, in duplice orario (alle 17 e alle 19). Nelle stesse serate lo streaming video di QUESTA DEBOLE FORZA\, installazione visuale e performativa tratta da testi poetici di Friedrich Hölderlin e realizzata da Lenz nel 2017 al Museo Archeologico Nazionale di Parma. \n\n\n\nUMANO\, DISUMANO\, POSTUMANO è la preview dello storico Festival di Lenz Natura Dèi Teatri\, che torna in versione 2.0\, con un programma da ottobre a dicembre 2022\, incentrato su due nuove complesse Creazioni di Lenz Fondazione: GRIGIO PIOMBO\, parte del progetto LENZ PER PIER PAOLO PASOLINI Dedica a 100 anni dalla nascita e NUMERI\, secondo capitolo del progetto di Lenz dedicato alle Sacre Scritture. \n\n\n\nÈ il romanzo fantascientifico Ma gli androidi sognano pecore elettriche? di Philip K. Dick a generare la riflessione comparata sulle forme di conoscenza alla base di UMANO\, DISUMANO\, POSTUMANO / Geosofie Sensibili\, prima performance ideata e diretta interamente da Monica Barone\, che della pièce prodotta da Lenz Fondazione è anche interprete. Il lavoro parte da una posizione critica alla gnoseologia\, e in particolare all’epistemologia\, con il suo implicito primato riconosciuto socialmente alla conoscenza scientifica\, per suggerire come processo evolutivo la presa di coscienza di un’intelligenza ancestrale e profonda\, precedente il binarismo natura-cultura. Monica Barone attraversa il Corridoio del Rettorato bendata\, in una dinamica puntellata da attese dense di tensioni e in una relazione dialettica con l’identità dello spazio\, alla cui forte connotazione lei risponde per sottrazione e per contrapposizione\, guidata dal disegno sonoro di Andrea Azzali\, mescolanza elettronica di sonorità animali e ossee. Come nella danza giapponese butō\, il corpo di Monica Barone diventa strumento per ridefinire il paesaggio: volontariamente negata la vista\, la performer mette alla prova la propriocezione\, il senso di percezione interna del corpo nello spazio e nel tempo\, attraversando l’intero passaggio celebrativo della scienza occidentale per arrivare a sbendarsi con l’ausilio di un paio di grandi corna di cervo – mutuate dall’installazione scenica di Maria Federica Maestri per Iphigenia in Tauride (Lenz\, 2019) e citazione del sacrificio dell’animale immolato al posto della giovane Ifigenia. Un gesto-climax\, che introduce l’ingresso nelle Sale della Sistematica e degli Scheletri\, segnando un cambio coreografico\, scenografico e concettuale: i movimenti più rotondi e fluidi\, posti su diversi livelli\, echeggiano posture e comportamenti animali\, la luce diminuisce progressivamente fino a illuminare solo gli scheletri di antiche creature\, didatticamente ricomposti\, il pensiero-guida a contrasto con la spinta tassonomica – indizio di volontà possessiva e controllante – e mosso dall’intenzione di evocare la dignità di forme intuitive di conoscenza\, precedenti la frammentazione disciplinare del sapere: quell’intelligenza delle ossa (la parte più profonda\, costitutiva e duratura del corpo umano) presupposto del culto taumaturgico delle ossa dei santi\, così come quella conoscenza delle ossa\, detenuta nelle culture popolari dalle “aggiustaossa” o “segnatrici” e tramutata oggi nelle impercettibili terapie cranio-sacrali facilitatrici di auto-guarigione. \n\n\n\nMonica Barone\, nata a Caracas (Venezuela) nel 1972 e diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera\, è una danzatrice dotata di una grande sensibilità performativa maturata nel rapporto con la propria specificità fisica. Nonostante i numerosi interventi chirurgici al volto cui ha dovuto sottoporsi fin dalla primissima infanzia\, coltiva e pratica da decenni\, con disciplina e passione\, i linguaggi della danza contemporanea e la fotografia. Dal 2017 è interprete\, per le creazioni di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto\, di Beatrice nell’installazione site-specific Paradiso (2017)\, protagonista di Iphigenia in Tauride_Ich bin stumm (2019) e di Atena in Pupilla\, terzo paragrafo della recente Orestea (2021). Nel 2022 ha curato la co-docenza\, assieme a Maria Federica Maestri\, del laboratorio di sensibilizzazione teatrale rivolto alle donne con dipendenze in carico al SERDP dell’AUSL di Parma. \n\n\n\nUMANO\, DISUMANO\, POSTUMANO / Geosofie Sensibili – anteprima dell’edizione 2022 di Natura Dèi Teatri\, il Festival di Lenz\, che dal 1996 continua a intessere relazioni tra realtà artistiche nazionali ed internazionali – è frutto della collaborazione tra Lenz Fondazione e Università di Parma\, sancita\, a livello di ricerca\, da una Convenzione e\, con Davide Persico alla Direzione del Museo di Storia Naturale dell’Università di Parma\, da una sinergia progettuale\, in linea con la dorsale del progetto triennale ‘Geosofie e Bestiari’ di Lenz relativa alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico e monumentale\, intesa come la reidratazione di luoghi storici ad alto valore ma poco conosciuti e frequentati\, attraverso esperienze artistiche e performative contemporanee.  \n\n\n\nNelle stesse serate\, lo streaming video di QUESTA DEBOLE FORZA\, installazione visuale e performativa ispirata ai testi tragici di Friedrich Hölderlin e realizzata da Lenz nel 2017 nella straordinaria Sala delle Statue romane di Veleia del Museo Archeologico Nazionale di Parma all’interno del Complesso Monumentale della Pilotta (Parma). \n\n\n\nPROGRAMMA \n\n\n\n28_29 settembre\, h 17 e h 19UMANO\, DISUMANO\, POSTUMANO / Geosofie SensibiliCorridoio del Rettorato e Museo di Storia Naturale\, Via Università 12\, ParmaBiglietto 10 euro intero | 8 euro ridotto (under 30\, over 60\, studenti\, insegnanti carta DOC)Info e prenotazioni: Lenz Teatro\, Via Pasubio 3/e\, Parma\, tel. 0521 270141\, mob. e WhatsApp 335 6096220 – mail info@lenzfondazione.it  –  www.lenzfondazione.it \n\n\n\nDalle h 10 del 28 alle ore 24 del 29 settembre            QUESTA DEBOLE FORZAStreaming video su home page lenzfondazione.it                                                \n\n\n\nUMANO\, DISUMANO\, POSTUMANO / Geosofie Sensibili < di e con Monica BaroneCoreografia e performance | Monica BaroneElementi installativi e costumi | Maria Federica MaestriDisegno sonoro | Andrea AzzaliIn collaborazione con Università degli Studi di ParmaProduzione | Lenz Fondazione \n\n\n\nQUESTA DEBOLE FORZADrammaturgia e imagoturgia | Francesco PitittoInstallazione e regia | Maria Federica MaestriMusica live | Claudio RocchettiPerformer | Eugenio Maria Degiacomi (basso) e Chiara GarzoIn collaborazione con Teatro Regio di Parma e Complesso Monumentale della PilottaProduzione | Lenz Fondazione \n\n\n\nProgetto speciale in collaborazione con Università degli Studi di Parma.Con il sostegno di: MIC Ministero della Cultura\, Regione Emilia-Romagna\, Comune di Parma\, AUSL\, Parma DAI SM-DP\, Fondazione Monteparma\, Fondazione Cariparma. \n\n\n\nInfo e prenotazioni:Lenz Teatro\, Via Pasubio 3/e\, Parmatel. 0521 270141mob. e WhatsApp 335 6096220info@lenzfondazione.it – www.lenzfondazione.it URL:http://www.sma.unipr.it/it/event/28-29-settembre-al-museo-di-storia-naturale-terza-azione-del-bestiario-femminile-animale-di-lenz/ LOCATION:PR CATEGORIES:Museo di Storia Naturale,News,Palazzo Centrale dell'Università,Performance teatrale,tutti ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:http://www.sma.unipr.it/wp-content/uploads/2022/09/Lenz-immagine-in-evidenza-3_compressed.jpg END:VEVENT END:VCALENDAR