12. Wunderkammer futurista

Il percorso del Museo “antico” si interrompe bruscamente prima dell’uscita.

Un grande monolite cubico, ispirato alla visione di Stanley Kubrik, si staglia di fronte ai visitatori invitandoli ad avvicinarsi con curiosità.

Dalla prospettiva improbabile di un corpo cubico che sembra caduto dall’alto per incastrarsi malamente nell’antica galleria, una moltitudine di colori impongono al visitatore di entrare per rimanere estasiato da un abbraccio colorato costituito dall’enorme biodiversità di farfalle e coleotteri provenienti da tutto il mondo.

In una sorta di wunderkammer ipermoderna e futurista, l’ultima collezione acquisita negli anni ’90 dal Museo di Parma e realizzata da Don Boarini, che fu parroco di Vigheffio (PR), si manifesta per la prima volta in tutta la sua interezza. Quasi trecento cassette entomologiche piene di lepidotteri e coleotteri locali ed esotici, rivestono con uno spettacolo entusiasmante e con dettagli da capogiro, per intero, le quattro pareti della stanza. Non c’è classificazione, non ci sono informazioni. Questa stanza ha lo scopo di riproporre la meraviglia della prima wunderkammer con un’esperienza immersiva onirica.