LE ORIGINI

Il Gabinetto di Zootomia nasce insieme alla Scuola di Veterinaria nel 1845. Il primo direttore della Scuola, il professore Pietro Del Prato, affida il compito di allestire preparati anatomici, con scopo didattico, all’anatomista Dott. Alessio Lemoigne. La raccolta viene collocata nei locali del Giardino di San Vitale.
Nel 1857 il gabinetto di Zootomia conta ben 191 preparati di vari mammiferi e lo stesso anno il Prof. Lemoigne viene nominato direttore del Gabinetto Zootomico. Il professor Lemoigne arricchisce la collezione di pezzi unici nel suo genere e forma allievi che lo emulano nell’arte della dissezione; un suo allievo, il Prof. Clemente Papi, trasferitosi a Bologna fonda nel 1882 il Museo Anatomico Veterinario dell’Ateneo felsineo

Il Museo Anatomico Veterinario ha sede oggi presso il Dipartimento di Scienze medico-veterinarie in via del Taglio 10.
Conserva, compresa la collezione acquistata nel 1964 dalla Scuola di Modena, 685 preparati anatomici, normali e teratologici, prodotti nel XIX e XX secolo. L’ostensione è composta da preparati a secco naturali ed artificiali, da pezzi allestiti per corrosione dopo iniezione con acetato di vinile e modelli di cartapesta. Nel 2011 l’artista pientino Piero Sbarluzzi ha donato al Museo Anatomico Veterinario una sua opera in gesso raffigurante un cavallo a grandezza naturale. Nel 2013 il Museo si è arricchito, per donazione del medico veterinario Massimiliano Albertoni, di una preziosa collezione naturalistica, prevalentemente ornitologica, composta da 120 preparati di uccelli dei territori del Po, cui si affiancano 45 preparati (di rettili e soprattutto di mammiferi).