Di rilevanza storica ed estetica, l’erbario fu preparato dalla giovanissima Albertina Sanvitale, figlia della duchessa Maria Luigia, fra il 1828 e il 1830.
Consta di frammenti di piante essiccate fissate a fogli chiusi e posti fra due cartoni in forma di volume.
Le didascalie sono in francese e riportano luoghi e date di raccolta. Mancano tuttavia i nomi della specie.

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